VILLA PAULUCCI MERLINI A SELBAGNONE
Il palazzo, a pianta rettangolare, è ingentilito esternamente dall’ampio portale sormontato da un balcone in ferro battuto del tipo ‘a canestra’; all’interno, organizzato su uno schema d’impianto ‘a croce’, l’apparato esornativo mostra stilemi tipici del tardobarocco di matrice bolognese. Degna di nota è la decorazione dell’ampia volta del salone con raffigurazione de “L’allegoria delle stagioni” (1767), opera del figurista forlivese Giuseppe Marchetti (1722-1801) e del quadraturista fra’ Ferdinando da Bologna. Alle pareti dello stesso ambiente sono collocati i due blasoni della famiglia Paulucci, conti di Calboli, e dei marchesi Merlini. Il soffitto della sala da pranzo – che un tempo fungeva da piccola galleria con ritratti dei nobili che hanno abitato la villa – riprende il tema mitologico di un “piccolo Olimpo”, opera del forlivese Giacomo Zampa (1731-1808).
Il parco della villa
La villa è inserita all’interno di un ampio parco di notevole interesse dal punto di vista naturalistico per l’elevata varietà – e, talora, rarità – di specie arboree e arbustive. All’interno del parco, che conserva solo labili tracce dell’impianto settecentesco, si nota una piccola edicola decorata con lastre in terracotta facente parte in origine del progetto di teatro “di verzura” commissionato nel 1826 all’architetto Giuseppe Missirini. All’interno del perimetro della proprietà, a fronte del lato meridionale della villa, si conservano tre edifici rustici destinati a scuderia, rimessa, ricovero per attrezzi, magazzini per derrate/granai e, in parte, ad abitazioni coloniche.
SB
Al momento la Villa non è accessibile a causa di lavori di restauro in corso.