Settecento Il Secolo della Meraviglia

Settecento Il Secolo della Meraviglia

Un percorso alla scoperta della Forlimpopoli barocca tra chiese, palazzi e monumenti.

 Per informazioni:  Ufficio Informazioni Turistiche – +39 0543 749250 – turismo@comune.forlimpopoli.fc.it

Durata itinerario: 1 ora e 50 minuti

Tappa n. 1 - La chiesa dei Servi: la ricostruzione e i nuovi apparati decorativi (via A. Costa, 27)

chiesa dei servi ALTARE

All’inizio del Settecento i Padri del convento dei Servi di Maria ricostruiscono la chiesa conferendole un aspetto più imponente, degno dell’ordine religioso; l’edificio acquisisce quelle sembianze che ancora oggi lo caratterizzano: dalla realizzazione del grande tamburo a pianta ellittica alla nuova sistemazione delle cappelle e degli altari, fino agli eleganti arredi e ai decori di cui la chiesa si arricchisce nel XVIII secolo, in linea con il gusto estetico del tempo.

Entrando nella chiesa si possono ammirare diverse opere d’arte settecentesche di notevole pregio.

Chiesa dei Servi - S. Filippo - foto Catalogo del patrimonio culturale IBC Regione Emilia RomagnaI altare a destra:
intitolato a San Pellegrino Laziosi, ospita l’ancona e la pala raffigurante un Miracolo di S. Filippo Benizi di autore ignoto; come sopra-quadri sono sistemate due piccole tele raffiguranti la Presentazione di Maria Vergine al tempio e il Martirio di S. Sebastiano.

II altare a destra:
si osservano la bella ancona dell’altare, in legno intagliato e dorato, al cui interno è sistemato un pregevolissimo Crocefisso in legno.

Chiesa dei Servi - Addolorata - foto Catalogo Patrimonio Culturale IBCIII altare a destra, dedicato alla Vergine Addolorata. L’ancona è decorata, secondo un gusto tardo-barocco (o barocchetto), dallo stuccatore F. Solari di Lugano e completata, con ornati d’oro fino, dal forlivese Paolo Modiani. All’interno della nicchia si ammira la statua dell’Addolorata e tutt’intorno i sette piccoli ovali, opera del pittore forlivese Pietro Antonio Placucci, raffiguranti i Dolori della Vergine.

Altare maggiore: le decorazioni dell’abside raffigurano una Gloria della Vergine assunta in cielo fra cori di angeli musicanti. L’abside è completata dal coro in noce costruito dai padri Pellegrino Maiani di Forlì e Antonio Zanotti di Forlimpopoli. Ai lati della statua di S. Antonio abate sono collocate le due tele raffiguranti S. Giuliana Falconieri e il Beato Gioacchino Piccolomini, entrambe del pittore Pietro Antonio Placucci.

Chiesa dei Servi - Rosario - foto Catalogo del Patrimonio Culturale IBCIII altare a sinistra: l’altare della Beata Vergine del Rosario ospita l’ancona lignea su cui sono collocati gli ovali con raffigurazioni dei Misteri del Rosario, opera del pittore forlivese Antonio Fanzaresi, allievo di Carlo Cignani. Nel 1772 l’altare si arricchisce della statua della Beata Vergine del Rosario, realizzata dalla bottega dello scultore bolognese Filippo Scandellari.

Passando oltre il II altare a sinistra (intitolato nell’Ottocento al Sacro Cuore di Gesù), si giunge al I altare a sinistra: qui viene trasferita nel 1735 la bella ancona che ornava il vecchio altare di S. Martino. Al suo interno è sistemata e adattata la pregevolissima tavola con scena di Annunciazione eseguita nel 1533 dal pittore forlivese Marco Palmezzano, allievo di Melozzo degli Ambrogi.

Balconata: decorata finemente con raffigurazioni di strumenti musicali; nella cantoria trova spazio l’organo con le portelle decorate nel 1576 dal pittore forlivese Livio Modigliani (all’esterno: scena dell’Annunciazione; all’interno: La Madonna dei Servi e Santa Caterina d’Alessandria).

 

Per visitare la Chiesa dei Servi rivolgersi a: Casa Artusi tel. 0543 743138 – info@casartusi.it; www.casartusi.it oppure all’U.I.T. Ufficio Informazioni Turistiche: Via A. Costa, 23/25 – Tel.: +39.0543.749250 – turismo@comune.forlimpopoli.fc.it

Foto opere d’arte Catalogo del patrimonio culturale – IBC Regione Emilia Romagna

Tappa n. 2 - Palazzo Colombani (Piazza Garibaldi, 3)

palazzo colombani

Il rinnovamento estetico del Settecento non interessa solo l’architettura religiosa ma, anche, quella privata. Sul lato settentrionale di piazza Garibaldi, ne è un perfetto esempio Palazzo Colombani, oggi di proprietà Fabbri. Edificato nel 1763 dalla nobile famiglia Colombani di Forlì, di cui era membro illustre Francesco Maria, vescovo di Bertinoro, l’edificio si caratterizza per l’elegante e ampia facciata. Per volontà dello stesso vescovo Colombani, viene successivamente ampliato verso est, come testimonia oggi il decentramento dell’ingresso principale.
La facciata del palazzo era ornata da un bel balconcino settecentesco, in ferro battuto dall’originale forma ‘a canestra’ (ancora visibile in alcune immagini di fine Ottocento/primi Novecento); dallo stesso si affacciarono il 30 marzo 1815 Gioacchino Murat e il padre barnabita Ugo Bassi, al comando dell’esercito napoletano in ritirata dalla Romagna, per arringare i Forlimpopolesi. Nel 1911 il balconcino è stato smontato per essere ricollocato sulla facciata del palazzo Paulucci di Calboli-dall’Aste a Forlì e sostituito da un ‘moderno’ manufatto in cemento.

Tappa n. 3 - La Madonna del Popolo e il ciclo decorativo di Giuseppe Marchetti (Via Giacomo Matteotti, 54)

Poco fuorChiesa della Madonna del Popolo - Forlimpopoli -Santa Luciai la Porta Romana (o Cesenate), lungo la via Emilia si trova il Santuario e annesso convento della Madonna del Popolo (o di Fuori), edificati nel XVI secolo. All’inizio del Settecento la Congregazione della Santissima Vergine del Popolo, cui spettava la cura del santuario, avvia importanti lavori di rinnovamento del tempio, quali il rifacimento dell’intera facciata, la costruzione della volta di copertura della navata e la realizzazione di una nuova cantoria.

A metà del secolo vengono commissionate al pittore bolognese Giuseppe Marchetti, formatosi alla bottega di Felice Torelli, sei pale a ornamento degli altari laterali e dodici tele – di minori dimensioni – con figure di Santi e Sante francescani da apporre nelle nicchie in sostituzione degli affreschi cinquecenteschi, in parte a tutt’oggi conservati. (foto G. Liverani)

 

Orari di apertura: sabato dalle ore 18 alle ore 19; domenica dalle ore 11,30 alle ore 12,30

Tappa n. 4 - Giuseppe Marchetti e la decorazione della Villa Paulucci Merlini di Selbagnone

Villa Paolucci

A breve distanza dalla vecchia chiesa parrocchiale di Selbagnone sorge la bella villa che fu dei marchesi Paulucci Merlini di Forlì. L’edificio, costruito verso la metà del Settecento, risulta all’esterno severo e imponente. Il bel prospetto che ancora oggi affaccia sul parco è impreziosito da una scalinata che collega il giardino al piano nobile.

villa_paulucci_3Qui si trova il prestigioso salone ‘passante’ a triplo volume con l’ampio soffitto decorato dal pittore Giuseppe Marchetti, coadiuvato dal quadraturista Vincenzo Del Buono. L’opera costituisce una delle decorazioni più raffinate, eleganti e suggestive ad oggi conservate nelle tante ville ‘di delizie’ che connotano il paesaggio collinare forlivese e cesenate. Vi è rappresentata l’Allegoria della Primavera e dell’Estate, a evocare la piacevolezza e serenità del luogo e dello scorrere delle stagioni.

 

L’edificio è immerso in un vasto parco con alberi secolari fra i quali spiccano imponenti cedri del Libano e una rara ginkgo-biloba.

 

Al momento la Villa non è accessibile a causa di lavori di restauro in corso.

Testi di Silvia Bartoli