Maggio è il mese delle rode e dei fiori … è il mese di FIORIMPOPOLI
i fiori sono segno della bellezza e della vita che rinasce e trionfa dopo ogni inverno
Tra le manifestazioni cui Forlimpopoli ha dovuto rinunciare quest’anno a causa del coronavirus c’è anche la sedicesima edizione di Fiorimpopoli, la mostra mercato che trasforma il Centro Storico della città artusiana in un unico grande giardino.
A conferma dell’attaccamento della città a questa manifestazione, e visto anche il suo valore simbolico di festa della bellezza che torna a trionfare dopo i rigori dell’inverno, l’Amministrazione Comunale e i volontari che tutti gli anni la organizzano hanno deciso di mantenerla viva attraverso due iniziative, ovvero:
la realizzazione di una grande scritta, disponendo centinaia di fiori, in piazza Garibaldi in occasione della festa del patrono di Forlimpopoli, San Rufillo sabato 16 e domenica 17 maggio
il bando di un concorso dedicato ai fiori, cui si può partecipare da casa, approfittando anche del fatto che vivai e fioristi sono aperti con le consuete misure di sicurezza (oltre a fare consegne a domicilio).
Il concorso prevederà 4 categorie e premi:
il BALCONE FIORITO più bello
il GIARDINO FIORITO più bello
il DISEGNO più bello dedicato a Il mio Giardino Ideale (riservato ai bambini dai 6 ai 12 anni)
la RICETTA CON I FIORI più gustosa
Il concorso è aperto a tutti i cittadini di Forlimpopoli, con partecipazione gratuita previo invio del modulo di domanda scaricabile dal sito del Comune di Forlimpopoli (insieme al disciplinare con tutte le specifiche).
Le iscrizioni saranno aperte dal 18 maggio al 5 luglio.
I vincitori – selezionati da una commissione di esperti – saranno proclamati e premiati in piazza Garibaldi il 4 agosto in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi.
13 maggio 2020 si celebra l’anniversario dell’amicizia tra le due città
Per la ricorrenza, i sindaci attuali e passati, si sono incontrati via skype
Si festeggia il 13 maggio 2020, il ventesimo anniversario del gemellaggio tra Forlimpopoli e Villeneuve-Loubet, un progetto di collaborazione nato nel 2000 in nome di Pellegrino Artusi e del grande cuoco francese Georges Auguste Escoffier (Villeneuve-Loubet, 1846 – Monte Carlo, 1935).
Per l’occasione i sindaci attuali e i loro predecessori si sono incontrati telematicamente per darsi appuntamento in un prossimo futuro per celebrare, appena sarà possibile, l’evento di persona.
Per l’occasione il sindaco di Forlimpopoli, i suoi predecessori, e la Giunta tutta hanno cantato per i colleghi l’inno nazionale francese, mentre un gruppo di bambini della città ha registrato dei divertenti video in cui realizzano una delle ricette simbolo di Escoffier: la pesca melba.
Nè poteva mancare l’omaggio di Casa Artusi e dell’Associazione delle Mariette, con la realizzazione di una grande torta con i colori della bandiera francese, mentre fuori dalla Sala del Consiglio, dai camminamenti della Rocca sventolavano due gigantesche bandiere dell’Italia e della Francia che arrivavano fino a terra.
Si è rinnovato così il patto di amicizia tra le due città, che negli ultimi anni è stato occasione di importanti scambi in campo culturale, sportivo, e sociale fra le due comunità che hanno maturato un sentimento sempre più forte di sincera vicinanza.
“Anche per questo – spiega Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli – non abbiamo voluto assolutamente mancare di incontraci nel giorno in cui ricorre il ventesimo anniversario della firma del gemellaggio, anche se le norme del coronavirus ci tengono materialmente lontano. Il rapporto con Villeneuve-Loubet ci offre anche in questa condizione l’occasione di un dialogo intenso e sempre costruttivo con una realtà simile alla nostra e ci fa sentire protagonisti della scena culturale e identitaria europea. Non vediamo davvero l’ora di poter incontrare di nuovo di persona i nostri amici francesi, e siamo certi che questo potrà accadere già nel corso di quest’anno in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Artusi”.
Chiamata pubblica dell’Amministrazione comunale per raccogliere nuove opere dedicate al celebre gastronomo.
In occasione del Bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi l’Amministrazione Comunale di Forlimpopoli ha deciso di indire una chiamata pubblica per dare un nuovo volto al padre universalmente riconosciuto della cucina domestica.
Del celeberrimo gastronomo di Forlimpopoli esiste infatti un solo ritratto fotografico, preso poi a modello da tutti coloro che gli hanno dedicato dipinti, busti e statue, il ritratto che lo coglie già in età avanzata con i celebri favoriti.
L’obiettivo della call “I volti di Artusi” è quello di stimolare la fantasia degli artisti perchè propongano un’immagine nuova di Artusi, non attribuendogli ovviamente nuove fattezze, ma ricorrendo ad un nuovo modo di ritrarlo.
Si possono proporre opere sia di pittura che di disegno, grafica o scultura (unico limite quello della misura massima: cm 70×90).
Tra tutte le proposte pervenute verranno selezionate 15 operecon cui sarà quindi allestita anche una mostra nel corso dell’estate.
La mostra sarà inoltre proposta ad altre città legate alla figura di Artusi.
La call rimarrà aperta fino al 15 giugno 2020.
Questo il regolamento per poter partecipare
Art. 1 – Soggetto L’opera dovrà rappresentare il volto/profilo/ figura di Pellegrino Artusi, per offrire un’immagine nuova ed originale del padre della cucina domestica italiana, di cui è nota ad oggi una sola riproduzione fotografica, cui si sono ispirate finora tutte le opere che lo hanno rappresentato.
Art. 2 -Tecniche La call è aperta alle diverse forma d’arte figurativa: Pittura Disegno e grafica Scultura / Arti plastiche L’opera – indipendentemente dalla tecnica e dal materiale utilizzato – dovrà rientrare nelle dimensioni massime di cm. 70×90 (pittura e grafica) e di cm. 70 di diametro per cm. 90 di altezza per le sculture/opere d’arti plastiche.
Art. 3 – Partecipazione Possono partecipare tutti gli artisti italiani e stranieri che ne faranno richiesta, entro e non oltre il 15 giugno 2020, allegando una o più foto dell’opera. La foto della opera partecipante al concorso verrà utilizzata per la comunicazione e l’eventuale pubblicazione del catalogo.
Art. 4 – Invio della domanda Scaricare il modulo di iscrizione dal sito di Forlimpopoli Città Artusiana e spedirlo compilato all’indirizzo cultura@comune.forlimpopoli.fc.it (le foto devono avere un formato JPG con ca 1.200 pixel sul lato maggiore).
Art. 5 – Selezione Una commissione di esperti e rappresentanti dell’Amministrazione visionerà e selezionerà fino ad un massimo di 15 opere. Il giudizio della giuria è insindacabile e inappellabile. Entro il 30 giugno 2020, agli autori delle opere selezionate saranno indicati tempi e modalità di invio delle opere originali per l’esposizione.
Art. 6 – Rimborso spese A ogni artista selezionato sarà riconosciuto un rimborso spese onnicomprensivo per l’acquisto dei materiali e le spese di trasporto (opportunamente documentati) pari a un massimo di 300 euro.
Art. 7 – Esposizione Le opere selezionate saranno esposte al Museo Archeologico “T. Aldini” di Forlimpopoli (o altra sede comunale più atta a favorirne la fruizione da parte del pubblico) in concomitanza con i principali eventi celebrativi del bicentenario artusiano. La mostra sarà quindi proposta ad altre città legate alla figura di Artusi, a partire da quella di Firenze.
Art. 8 – Custodia delle opere L’amministrazione comunale userà tutti gli accorgimenti necessari alla sicurezza e conservazione delle opere in custodia, tuttavia non sarà responsabile per eventuali incidenti e/o furti. Gli artisti sono liberi di stipulare un’assicurazione, con una compagnia di loro fiducia.
Art. 9 – Restituzione delle opere Le opere saranno restituite al termine della mostra di Forlimpopoli con trasporto a cura e con relative spese a carico del destinatario. Rimane salva la possibilità di richiederle nuovamente per possibili repliche in altre città.
Art. 1 O – Privacy In rispetto al D.lgs n° 196 del 30/09/2003, integrato con le modifiche introdotte dal D.lgs 101/2018 riguardante il “codice in materia di protezione dei dati personali”. Si informa che i dati dei partecipanti saranno utilizzati esclusivamente per la call.
Art. 11 – Pubblicità e Promozione Gli artisti concedono all’organizzazione i diritti di riproduzione delle opere e dei testi di accompagnamento inviati per la call ai fini della comunicazione/pubblicizzazione della mostra, dell’eventuale realizzazione del catalogo e della promozione della figura di Artusi nel mondo limitatamente ad iniziative prive di fini di lucro.
La Biblioteca di Forlimpopoli festeggia la Giornata Mondiale del Libro con le letture del manuale artusiano.
La biblioteca civica di Forlimpopoli ha celebrato la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, fissata per giovedì 23 aprile 2020, superando il tetto della sessantesima ricetta pervenuta nell’ambito del progetto “Artusi ad alta voce. Una lettura domestica e popolare”.
In occasione del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, l’amministrazione comunale di Forlimpopoli ha infatti lanciato l’idea di realizzare un web-book disponibile gratuitamente on-line sul canale youtube della Biblioteca Comunale Pellegrino Artusi in cui raccogliere le 790 ricette del manuale artusiano a cura di 790 lettori diver.
“La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene – ricorda il sindaco Milena Garavini – fu pubblicato per la prima volta nel 1891 con 475 ricette, lievitate in 20 anni (e 15 edizioni) a 790 grazie all’apporto dei lettori che inviavano ad Artusi da tutta l’Italia le ricette di famiglia: un vero e proprio esempio di scrittura collettiva e popolare. E questo abbiamo voluto in qualche modo riproporre anche noi in occasione del bicentenario: non più una scrittura ma una lettura domestica e popolare del manuale artusiano”.
E già sessanta sono per l’appunto le prenotazioni giunte alla biblioteca civica di Forlimpopoli (cui il pubblico è infatti invitato a segnalare la ricetta che intende videoregistrare per evitare sovrapposizioni), una trentina delle quali già caricate sul canale youtube, che si va arricchendo così di una nuova video-ricetta ogni giorno.
Il progetto Artusi ad alta voce. Una lettura domestica e popolare, ovvero la trasformazione del celeberrimo manuale La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene in un web book con la partecipazione di 790 lettori diversi (cioè uno per ogni ricetta) lanciato dall’Amministrazione Comunale di Forlimpopoli in occasione del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, sarà ospite domani sera, giovedì 9 aprile, alle 18.20, di Lepida TV (canale 11 del digitale terrestre, lepida.tv e su youtube).
L’assessorato alla cultura della Regione Emilia Romagna ha infatti deciso di programmare ogni giorno, dalle 18 alle 23, una striscia quotidiana di programmi culturali sul portale “Emilia Romagna Creativa” (https://www. emiliaromagnacreativa.it/) e su LepidaTv all’insegna del motto #laculturanonsiferma.
In questo ambito, nella giornata di giovedì, saranno programmate due letture dall’Artusi dedicate alla cucina delle feste ed in particolare ai cappelletti in brodo e alla stiacciata alla livornese (che è un tipico dolce pasquale).
L’interpretazione delle due ricette è stata affidata ad un attore a sua volta forlimpopolese, Simone Toni, formatosi al Piccolo di Milano e già scelto per le loro regie da registi del calibro di Ronconi, De Bosio e Lavia.
Col primo di aprile si apre simbolicamente l’anno dedicato al bicentenario artusiano. Per l’occasione Artusi “in diretta” su Rai Radio3.
Era il primo aprile 1911 quando a Forlimpopoli arrivò il telegramma che recitava: “Morto Pellegrino Artusi istituendo erede Comune di Forlimpopoli seguirà informativa notaio. Funerali oggi ore quattordici e mezzo. Attendo conoscere sua venuta. Antonio Bonavita, Piazza d’Azeglio, 25”.
A 59 anni dalla sua partenza dalla città natale, Artusi tornava così nella sua Forlimpopoli portandole in eredità, oltre ai beni che avrebbero consentito l’apertura delle biblioteca e di diversi servizi di natura socio-assistenziale, fama a livello nazionale e internazionale grazie al suo volume.
Per questo è stata scelta come data simbolica di avvio delle celebrazioni per il duecentesimo anniversario della nascita (Artusi era infatti nato nel 1820), proprio il primo di aprile, e non potendo festeggiarla con eventi dal vivo, la Città di Forlimpopoli ha deciso di tenere almeno alcuni eventi via web.
Dal primo aprile saranno quindi visibili sul canale youtube della biblioteca, le prime video-ricette registrate dai cittadini di Forlimpopoli e più in generale dai cultori del manuale artusiano nell’ambito del progetto “Artusi ad alta voce” che mira per l’appunto a dare vita ad un web-book dedicato a La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene realizzato da 790 lettori diversi, uno per ogni ricetta. Un modo condiviso e in grado di costruire, seppure con la distanza sociale che il momento impone, il senso di orgoglio dei forlimpopolesi in particolare ma degli italiani tutti per il padre della cucina di casa. Finora sono già state raccolte e pubblicate le prime 20 ricette, ma per chi volesse farlo, partecipare è semplice: basta scegliere la ricetta preferita fra le 790 raccolte da Artusi e scrivere a biblioteca@comune.forlimpopoli.fc.it o chiamare lo 0543.749271 (nei giorni di martedì e giovedì, dalle 8.30 alle 12.30).
Casa Artusi, il primo centro culturale dedicato alla cucina domenstica, ha pubblicato a sua volta sulla propria pagina facebook il telegramma del primo di aprile (con una narrazione a cura della presidente Laila Tentoni, sui retroscena della comunicazione e sul rapporto tra Artusi e la sua città) e due estratti da reading e spettacoli teatrali dedicati da Denio Derni e Veronica Gonzales al loro più celebre concittadino.
Il momento clou di mercoledì sarà alle ore 20 con la diretta su Rai Radio3 di una doppia intervista, la prima dal vivo a Massimo Montanari, presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi, uno dei massimi esperti mondiali di storia dell’alimentazione, e la seconda “impossibile” allo stesso Artusi, ovvero la storica intervista scritta nel 1974 da Guido Ceronetti e interpretata da Mario Scaccia nell’ambito della fortunatissima serie dedicata per l’appunto dalla RAI tra il 1974 e il 1975 ai personaggi più celebri a livello internazionale, complici i massimi autori del tempo, da Arbasino a Calvino, da Eco allo stesso Ceronetti.
Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi, il gastronomo cui la nostra città deve – oltre che la fama a livello nazionale e internazionale – la spinta iniziale (anche economica) per dare forma a istituzioni ancora oggi di grande importanza come la biblioteca e la casa di riposo.
Per celebrarlo sono stati programmati numerosi eventi, culturali e gastronomici, in parte al momento sospesi e rinviati a causa dell’emergenza coronavirus.
Ma
la cultura non si
ferma, anzi proprio attraverso uno dei progetti culturali programmati
per il bicentenario è possibile fare un’esperienza condivisa e
sentirsi così parte della comunità di Forlimpopoli, e della sua
storia, in questi giorni in cui non ci è consentito stare
materialmente insieme.
Il progetto è quello di realizzare un’edizione audio-video del manuale artusiano letto dai cittadini, ovvero da almeno 790 cittadini: 1 per ogni ricetta.
Ma come fare per riuscirci senza potersi trovare in uno studio di registrazione?
Per registrarla si può usare con lo strumento che si preferisce, dallo smart-phone a programmi per computer comunque di facilissimo utilizzo che si scaricano gratuitamente dal web come, ad esempio, screencast-o-matic.
Le
uniche avvertenze che vi invitiamo a seguire sono:
prenota con una e.mail o una telefonata alla biblioteca la tua ricetta preferita: Artusi ne ha raccolte 790 nell’ultima edizione del suo manuale, e vorremmo evitare per quanto possibile dei doppioni, anche per avere nel minor tempo possibile (cioè possibilmente entro la data del suo compleanno: il 4 agosto) l’intera raccolta delle ricette lette dai cittadini
perché gli ascoltatori possano comprendervi bene ricordate che non è necessario avere una bella voce o saper leggere bene per conto proprio, mentre è importante:
leggere con “velocità controllata”, con la pronuncia più chiara possibile;
rispettare le pause dando la giusta espressione ad ogni frase senza eccedere nell’interpretazione;
avere la pazienza di rifare se scappa una “papera” (che può sfuggire anche al lettore più attento) o se intervengono forti rumori fuori campo mentre registrate.
iniziate la vostra lettura dicendo “Ricetta n. ___” e titolo della ricetta. Finite la lettura dicendo “Lettura di” e il vostro nome.
Oltre che al web-book, è poi nostro desiderio – con tutti coloro che se la sentiranno e appena sarà possibile – ripetere dal vivo questa esperienza di lettura collettiva, tenendo una vera e propria maratona di “lettura” dal vivo in una piazza del Centro. Tenetevi pronti.
Sottoscritto un apposito protocollo di pubblica utilità epubblicato un elenco di esercenti che fanno consegne a domicilio.
Associazioni, imprese e volontari si raccolgono attorno all’Amministrazione Comunale di Forlimpopoli per ridurre al minimo possibili i disagi per tutti i cittadini causati dall’emergenza coronavirus e dalla conseguente necessità di lasciare le proprie abitazioni solo per le più stringenti necessità e per il minor tempo possibile.
A tal scopo, nella giornata di ieri, è stato firmato un vero e proprio protocollo operativo tra diverse Associazioni e il Comune stesso per renderne l’intervento il più efficace e corretto possibile.
Tra i sottoscrittori figurano la Parrocchia di Forlimpopoli, unificata di recente sotto la guida di Don Stefano Pascucci, con i Volontari della Parrocchia, assicurati dal Comune e specificamente formati sulle norme igienico-sanitarie e comportamentali da seguire, dotati degli appositi sistemi di protezione, che sono disponibili a fare la spesa e a consegnarla a domicilio alle persone e alle famiglie più in difficoltà.
Si tratta in particolar modo di anziani soli, pluripatologici, portatori di handicap o persone che abbiano difficoltà nel recarsi di persona a fare la propria spesa.
Il servizio può essere richiesto al numero di emergenza del COMUNE (0543.749208) o allo Sportello Sociale Comunale (0543.749233).
Per chi volesse parlare con un Sacerdote, sono disponibili il numero della Parrocchia di San Rufillo (0543.745535) o il cellulare di Don Rino Giunchi (3453578570).
Col protocollo si attivano inoltre altri due servizi di supporto telefonico che sono gestiti rispettivamente dal Comitato Forlimpopoli-Bertinoro della Croce Rossa Italiana e dalla Associazione di Promozione Sociale “L’Alveare”.
Il primo servizio – tel. 334-1679943 – curato dai volontari della Croce Rossa, è dedicato agli anziani soli e prende il nome di “Parla con noi”. Sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Il secondo, gestito dall’APS “L’alveare” offre un servizio gratuito di supporto psicologico rivolto ai cittadini, al personale sanitario e a tutti coloro che hanno necessità di un sostegno psicologico per l’attuale situazione di emergenza e isolamento. È possibile fissare un appuntamento telefonico con le dottoresse dell’Associazione inviando una mail, un sms o un messaggio WhatsApp ai seguenti recapiti: Chiara Aldini (3398520348 aldinichiarapsico@gmail.com) Laura Balzani (3393509634 balzani.laura@gmail.com) Caterina Venza (3381975399 venzacaterina@gmail.com) Aps l’Alveare (studiolalveare@gmail.com).
In parallelo numerosi esercenti del territorio comunale (ristoranti, pizzerie, piadinerie e gelaterie ma anche supemercati, forni, macellerie e frutta & verdura) hanno attivato il servizio di consegna a domicilio dei proprio prodotti.
La risposta della città, tramite Associazioni e Imprese, testimonia ancora una volta la solidità del tessuto sociale e la ricchezza del capitale umano della città di Forlimpopoli e l’Amministrazione coglie ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti coloro che si stanno impegnando a vario titolo per affrontare questo momento di difficoltà da cui la comunità uscirà – tutta insieme – ancora più forte e solidale.
Centro Operativo Comunale di Protezione Civiledel Comune di Forlimpopoli. Per informazioni è attivo il numero 0543 749208 dalle ore 8,30 alle ore 12,30.
PER TUTTI I CITTADINI
▶ In caso DI SINTOMI INFLUENZALI non accedere alle strutture sanitarie, ma contattate i seguenti numeri: 800.033.033 – 1500 – 118 -112. ▶ Se avete necessità di una VISITA MEDICA non andate in ambulatorio o alle strutture sanitarie, ma contattate telefonicamente il vostro medico e seguite le indicazioni. ▶ VIETATI TUTTI GLI SPOSTAMENTI NON NECESSARI, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Chi si sposta per motivi di lavoro deve essere munito di autocertificazione (scaricabile dal sito della Regione). ▶ PERSONE ANZIANE O AFFETTE DA PATOLOGIE CRONICHE O IN STATO DI IMMUNODEPRESSIONE:EVITARE di uscire dalla propria abitazione o domicilio salvo i casi di stretta necessità. ▶ ACCOMPAGNATORI DEI PAZIENTI: DIVIETO di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenze e accettazione e dei Pronto Soccorso, salvo diverse indicazioni del personale sanitario. ▶ PARENTI E VISITATORI a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, LIMITATA ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.
SONO SOSPESE
▶ MANIFESTAZIONI, EVENTI, SPETTACOLI di qualsiasi natura svolti sia in luoghi pubblici che privati. ▶ ATTIVITÀ DI TUTTE LE SCUOLE E GITE SCOLASTICHE fino al 3 aprile. ▶ Attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività; ▶ COMPETIZIONI SPORTIVE, svolte in luogo pubblico o private, compreso campionato di calcio. ▶ Chiusura di PALESTRE, PISCINE E CENTRI SPORTIVI. ▶ Chiusura di MUSEI, TEATRI, CENTRI SOCIALI E CULTURALI. ▶ Chiusura di CENTRI BENESSERE, TERMALI (fatta eccezione per le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza). ▶ nei giorni festivi e prefestivi saranno chiuse le MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. ▶ CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE, ivi comprese quelle funebri.
SONO CONSENTITE CON RESTRIZIONI
▶ LOCALI APERTI AL PUBBLICO: sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. ▶ RISTORANTI e BAR: restrizione dell’orario di apertura delle ore 6 alle ore 18; il gestore, deve far rispettare la distanza di almeno 1 metro tra gli avventori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione (evitare l’organizzazione di buffet, tornei, eventi di qualsiasi tipo e la costante pulizia di tutte le superfici). ▶ OBBLIGO PER TUTTE LE ATTIVITA’ COMMERCIALI di predisporre le condizioni per garantire la distanza interpersonale di 1 metro ed evitare assembramenti di persone. In caso di impossibilità tali strutture dovranno chiudere. Pena sanzione di sospensione dell’attività stessa. BARBIERE E PARRUCCHIERE, CENTRI ESTETICI, MANICURE E PEDICURE, TATUAGGIO E PIERCING: gli addetti impegnati nel servizio a contatto con i clienti dovranno indossare una mascherina e guanti monouso, lavarsi le mani fra un cliente e l’altro con gel idroalcolico e pulire le superfici con soluzioni a base di alcol o cloro. ▶ ACCESSO di parenti e visitatori a OSPEDALI, OSPIZI, STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI E PRONTO SOCCORSO è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.
OBBLIGO DI COMUNICAZIONE
▶ Chiunque abbia SOGGIORNATO O SIA TRANSITATO PER PAESI O LUOGHI DI FOCOLAIO o manifesti sintomi influenzali (febbre, tosse o difficoltà respiratorie) deve comunicarlo all’ AUSL o al proprio medico di base, utilizzando le comunicazioni per via telefonica ai numeri: 800.033.033 – 1500 – 118 -112.
Il “Verdi” di Forlimpopoli, lo straordinario teatro ottocentesco reso celebre dall’incursione del Passatore di cui fu vittima anche Pellegrino Artusi, torna ad ospitare, proprio nell’anno del bicentenario artusiano, una stagione teatrale vera e propria.
Anzi, una stagione teatrale particolarmente varia e ricca, per qualità (si va dal teatro comico a quello civile passando per il teatro musicale) e quantità (8 spettacoli di prosa in orario serale più un progetto speciale con 3 spettacoli per ragazzi in orario pomeridiano), firmata dall’associazione Dire Fare .
“E’ una stagione volutamente eclettica – hanno spiegato il
sindaco Milena Garavini e l’assessore alla cultura Paolo Rambelli –
per dare risposta alle aspettative di tutti i forlimpopolesi, ma non
solo, che da tempo attendevano di vedere una proposta teatrale
continuativa e strutturata al Verdi. Si tratta certamente di una
prima sperimentazione, da perfezionare ed ampliare, ma che – stando
alle prenotazioni – sta già raccogliendo l’apprezzamento del
pubblico”.
“Se in una piazza sentiamo all’improvviso “Volareee”, ci viene spontaneo rispondere “Ooooh hooo!!”. Siamo ancora suggestionati a pieno dalla musica del boom economico degli anni ‘50 e ‘60. Ma andando a scavare nelle nostre radici musicali scopriamo cose che non avremmo mai immaginato: l’Italia è stata molto spesso la protagonista artistica della musica mondiale, ma subito dopo il boom ce ne siamo dimenticati, forse perché abbiamo iniziato a “voler fa’ l’americani?”. In scena con degli oggetti fluttuanti per aria che simboleggiano le grandi canzoni sospese nei nostri pensieri e nel nostro cuore, Max, con dovizia di particolari descriverà con la consueta ironia il nostro cammino musicale e sociale. Per fare certe cose “Ci vuole orecchio” come diceva Enzo Jannacci, noi lo abbiamo sempre avuto, ora dobbiamo solo ricordarcene e ritrovarlo da qualche parte.
Mercoledì 19/02/2020 – ore 21.15
UANMENSCIÒ
con DUILIO PIZZOCCHI
Intorno ai quarant’anni di carriera meritava assolutamente un italianissimo, anzi emilianissimo, Uanmensciò, Duilio Pizzocchi. Una prova d’attore per presentare le rutilanti vicende dei suoi personaggi: il quasi eponimo Duilio Pizzocchi imbianchino ferrarese che vive in un mondo di barzellette, “Cactus”, tipico frickettone anni ‘80, sempre a caccia di prestiti, furtarelli e prodotti stupefacenti, la maga “Donna Zobeide”, che, pur proponendo sistemi divinatori assurdi, trovò realmente credito tra i radio ascoltatori, e “Ermete Bottazzi”, camionista ferocissimo e spietato, sempre lanciato, a tutta velocità, sulle strade d’Italia coi suoi “carichi improbabili”, “La Novella”, vecchietta acida e menagramo ma anche “Eddy Collante”, mafioso italo-americano, “Stefano Pedrazzi”, stilista gay, “Mefistocchi”, manifestazione demoniaca dello stesso “Duilio”.
SPETTACOLO RIMANDATO A VENERDI’ 10 APRILE 2020
IN SEGUITO AL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (DPCM) SULLE MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS, ADOTTATO ANCHE DALLA NOSTRE REGIONE.
MADE IN ROMAGNA
con CRISTIANO CAVINA e VITTORIO BONETTI
Un recital di musica e parole. Fatti memorabili di un pianista della Bassa e di un narratore di montagna, Vittorio Bonetti e Cristiano Cavina. Bonetti è l’alfiere del pianobar, quello suonato e cantato davvero, Cavina racconta storie per iscritto. Visto che da giovane Cavina non poteva andare ad ascoltarlo alla Festa dell’Unità, perché la nonna, fervente cattolica, gli proibiva di frequentare tutto ciò che era in odore di comunismo, recuperano ora il tempo perduto. E lo fanno raccontando la loro terra e le storie che la popolano usando le passioni di una vita, la musica e le parole. La serata prevede che il pubblico possa fare richieste sulle canzoni da suonare e sulle storie da raccontare.
SPETTACOLO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
IN SEGUITO AL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (DPCM) SULLE MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS, ADOTTATO ANCHE DALLA NOSTRE REGIONE.
PURBION DI ROMAGNA
di e con DENIS CAMPITELLI
Poesie, monologhi e aneddoti della nostra terra una produzione Teatro Zigoia. Un’antica nebbia, a volte visibile a volte invisibile, avvolge da sempre l’uomo. Spesso gioca a fargli perdere la strada e a lasciarlo senza punti di riferimento. Ora quell’antica nebbia si è addensata e trasformata in “Purbión”, polverone. Ulisse, nel poema di Tonino Guerra, capisce di essere ritornato nella sua Itaca grazie al profumo di un’erba selvatica, tipica della sua terra. Per noi invece la buona notizia arriva da un suono selvatico che conosciamo bene, il suono della lingua romagnola: “A qué i scór in Rumagnöl. A sém arivé a ca!”.
SPETTACOLO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
IN SEGUITO AL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (DPCM) SULLE MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS, ADOTTATO ANCHE DALLA NOSTRE REGIONE.
NEL NOME DEL PADRE (STORIA DI UN FIGLIO DI…)
con la partecipazione video di GIANNI MORANDI di MARCO MORANDI, AUGUSTO FORNARI E TONI FORNARI
Un viaggio musicale, suonato dal vivo con una band di tre elementi nella vita artistica e personale di Marco Morandi. Un’infanzia privilegiata all’interno di una famiglia costantemente “sotto i riflettori” e la conseguente elaborazione del proprio cognome e della “condizione” di figlio d’arte. Lo spettacolo, ricco di aneddoti storie e pieno di canzoni dal vivo avrà come colonna sonora alcuni brani che hanno fatto la storia della musica, scritti da cantautori conosciuti personalmente da un Marco bambino e diventati nel tempo veri e propri riferimenti artistici, con un’attenzione particolare ad alcuni storici pezzi del celebre padre. “C’è una domanda ricorrente che mi viene fatta dalla maggioranza delle persone che incontro: com’è essere il figlio di Morandi?”. “È che tutti ti chiedono com’è essere il figlio di Morandi!”. Di qui il titolo non casuale “Nel nome del padre (Storia di un figlio di)”.
Venerdì 03/04/2020 – ore 21.15
CAMMELLI A BARBIANA
con LUIGI D’ELIA
Racconto su Don Lorenzo Milani e la sua scuola di Francesco Nicolini
La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste.
Mercoledì 15/04/2020 – ore 21.15
LA BANALITÀ DEL MALE
con SANDRA CAVALLINI
Nel 1963 Hannah Arendt dà alle stampe Eichmann in Jerusalem, più noto in Italia con il suo sottotitolo “La banalità del male”. Si tratta di un saggio in cui la filosofa raccoglie gli articoli scritti per il “The New Yorker” sul processo al tenente colonnello delle SS Adolf Eichmann, tenutosi a Gerusalemme nel 1961. Eichmann, con il suo grigiore, il suo linguaggio burocratico, le sue frasi fatte, incarna, nello sguardo acuto dell’autrice, l’uomo senza idee, più pericoloso dell’uomo malvagio. Il nuovo concetto di banalità del male rivoluziona le consuete categorie morali: Hannah Arendt sarà così al centro di una polemica filosofica, etica e politica.
Venerdì 24/04/2020 – ore 21.15
QUESTIONI DI CUORE
con LELLA COSTA dalla rubrica di NATALIA ASPESI da un’idea di ALDO BALZANELLI
Le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla donna che ama essere picchiata, dalla signora che s’innamora di un sacerdote, alla moglie tradita e abbandonata, dal giovane che si scopre gay, al maschio orgoglioso della sua mascolinità. Tutti hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose delle domande. A dare voce sul palco a questa corrispondenza Lella Costa in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d’intensità e di intimità.
Questi gli appuntamenti degli spettacoli pomeridiani:
da un progetto speciale – spettacolo & merenda a cura di Compagnia Le Quinte
FAVOLE A TEATRO
Sabato 08/02/2020 – ore 16
GIAN BURRASCA
regia di Giampiero Pizzol
Il giornalino di Gian Burrasca pubblicato per la prima volta nel 1912 è un classico della letteratura italiana per ragazzi ed è stato per un secolo il romanzo italiano più amato e frequentato dai piccoli e grandi lettori. I pensieri, le piccole e grandi avventure e disavventure di Giannino Stoppani, il protagonista di questo folle diario, le sue monellerie, le burle spesso non comprese dal mondo dei “grandi” sono rimaste celebri. Ma aldilà dell’ironia e della vivacissima e romanzesca descrizione di fatti e misfatti, c’è nell’opera una vena letteraria che stimola i pensieri sulla esistenza degli uomini maturi e dei ragazzi che si apprestano a diventarlo: cos’è la verità? Si può davvero essere sinceri a questo mondo? Oppure bisogna adeguarsi alle convenienze? È il denaro o la posizione sociale a renderci felici? Si può custodire un’anima bambina anche quando si è adulti? O diventare grandi è soltanto diventare più scettici e stanchi? Domande profonde ma sparse nel testo con la leggerezza di una musica o di una canzone. Lo spettacolo interpretato dalla Compagnia delle Quinte è una sorta di commedia musicale in cui il linguaggio clownesco delle scene fa da contrappunto alle coreografie e al ritmo delle musiche. I numerosi personaggi entrano ed escono dalla storia come sulla pista di un circo: i genitori, le sorelle e i loro fidanzati, la zia Bettina, i direttori del Collegio, i compagni di scuola, gli amici e le amiche… Dunque, un teatro per bambini e per grandi, per giovani e per vecchi che hanno ancora un po’ di giovinezza in cuore.
SPETTACOLO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
IN SEGUITO AL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (DPCM) SULLE MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS, ADOTTATO ANCHE DALLA NOSTRE REGIONE.
LA GAZZA LADRA
In un palazzo, chiuso dall’interno con lucchetti e catenacci, vivono reclusi e a porte sprangate vari personaggi. Regina, principessa, domestica, maggiordomo, chi vuole chiudere e chi vuole aprire. Chi ad occhi chiusi dalle porte si affaccia e chi li ha ben aperti e le sbatte in faccia. In questo andirivieni di ante e portoni, svolazza una gazza, che ruba e non ruba e porta dalla finestra, occasioni. Uno spettacolo che bussa alle porte del quotidiano e si muove con estro tra gli echi rossiniani del testo, suonando il campanello, non dell’intervallo, bensì dell’ingresso alla vita, chiedendo che lo spettatore si apra.
In occasione dello spettacolo La gazza ladra, sarà sperimentato per la prima volta in regione la formula dell’audio-descrizione per non vedenti di uno spettacolo per ragazzi grazie alla collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì. Questo servizio (che permette ai non vedenti di sentirsi raccontare in cuffia i movimenti di scena degli attori) è attivo da tempo nei teatri di prosa della regione, ma non era mai stato sperimentato prima in una stagione di teatro per ragazzi.
Sabato 18/04/2020 – ore 16
CENERÈ
Si tratta di uno spettacolo in un atto unico della durata di circa un’ora, scritto da Giampiero Pizzol, noto attore, regista e scrittore di numerosi testi per compagnie italiane e straniere. Basta poco, appena una scintilla teatrale per mutare l’inerte e grigia cenere nella rossa favola del fuoco. Si passa dal chiassoso, comico e litigioso terzetto di Matrigna e Sorellastre alla reggia in cui una triste Regina si lamenta del figlio che non vuole sposarsi, dalla solitudine disperata e sognante di Cenerentola alla compagnia di una Fata, dalla morta cenere alla fiamma della vita. Proprio attraverso le virtù del Fuoco: vapore, luce e calore, nascerà la magia di quella notte che condurrà Cenerentola al ballo. Ma la potenza fisica del fuoco è anche simbolo del trionfo della luce sulla notte e della vita sulla morte. Tutta la commedia deve quindi obbedire a questa legge ed essere la fiamma che accenda la miccia del teatro, facendo esplodere i fuochi d’artificio di equivoci, risate e le girandole di scene che rimano tra loro come le note di una canzone. Questo martellante e comico gioco di rime ci porta dapprima a ridere alle spalle delle tre padrone di casa per poi accompagnarle a Corte, dove la golosità della Matrigna e la vanità delle Sorellastre saranno messe in burla da due cameriere svelte a far fuggire davanti a loro i piatti di portata e allontanarle dal Principe.
informazioni e biglietti
Tutti gli spettacoli si svolgono nel Cine-Teatro G. Verdi di Forlimpopoli Piazza A. Fratti n. 7 (corte della Rocca)
Inizio spettacoli serali : ore 21.15
Inizio spettacoli pomeridiani (Favole a Teatro) : ore 16.00 tranne per Cenerè (data e ora ancora da definire)
Costi biglietti:
Prezzo Intero : € 14
Prezzo Ridotto : € 12
Abbonamento a 8 Spettacoli : € 70
Speciale abbonamento a 6 spettacoli: € 50
Favole a Teatro (spettacolo e merenda) : € 5
Abbonamenti – Info e Prenotazioni telefonare a 338.3169741 o scrivere a giancarlodini@gmail.com
Prenotazioni Favole a Teatro telefonare a 346.4085294 o a 349.8084558
per ritirare gli abbonamenti
presso il Teatro G. Verdi in Piazza A. Fratti n. 7 (corte della Rocca)
Nei giorni di: sabato 1 febbraio ore 16.00 – 18.00 martedì 4 febbraio ore 11.00 – 13.00 e 16.00 – 18.00 mercoledì 5 febbraio ore 11.00 – 13.00 e 16.00 – 18.00
per informazioni sugli abbonamenti telefonare a 338.3169741 o scrivere a giancarlodini@gmail.com