giovedì 28 Novembre 2024
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0 679

Sabato 11 giugno 2022
alle ore 15.30
presso la Sala Consiliare del Comune di Forlimpopoli

 

Convegno a cura della

Fondazione Italia Argentina – Emilio Rosetti

IL CLIMA E LA STORIA

Il devastante urgano del 1905 in Romagna, 
tra scienza e immaginario 

 

Nella sera del 23 giugno 1905 una violentissima ondata temporalesca si abbatté su buona parte dell’Italia settentrionale, rovinando anche estesi territori della Romagna. Di quelle drammatiche ore si è perso inspiegabilmente il ricordo.
Ripercorrendo tale evento, di rara gravità sia per intensità che estensione pur in un’epoca non ancora messa così a repentaglio dalle variazioni climatiche, il convegno si dipana su un doppio binario.
Da una parte la ricostruzione di quanto avvenuto, attraverso l’esame delle fonti documentarie coeve, dall’altra un’accurata analisi scientifica del fenomeno verificatosi.
Fondamentale, però, prima di ogni indagine, è comprendere la percezione corrente di tale immane sventura nella cultura popolare, ancora minata, ai primi del Novecento, da una cupa, secolare, rassegnazione alla cattiva sorte.

 

Introduce il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli.

 

Relatori:

 

Prof. Dino Mengozzi
(Università degli Studi di Urbino)
Mentalità collettive e tempo atmosferico in età moderna e contemporanea
Leopardi la definiva “matrigna” ancora ai primi dell’Ottocento: la natura era vista come minacciosa. Facevano paura il sole quanto il gelo, i temporali non meno del vento. Questa natura andava domata e conquistata, secondo il comando di Dio scritto nella Genesi. Ebbene, com’è potuto accadere che la supremazia umana sia stata messa in discussione, dopo la rivoluzione industriale? Quella natura matrigna è diventata all’improvviso fragile, da proteggere dalla nostra aggressione. Un temporale ci appare ormai come una richiesta di aiuto da parte dell’ambiente in cui viviamo. Nel nostro rapporto con la natura mettiamo ormai il destino di noi stessi.

 

Dott.ssa Chiara Arrighetti
(Fondazione Italia Argentina – Emilio Rosetti)
La rovina granda del 1905 a Forlimpopoli e l’inefficace distribuzione dei sussidi
La Commissione di soccorso pei danneggiati dell’uragano, sorta a vantaggio della locale popolazione colpita, ha lasciato dietro di sé un’articolata documentazione, che ha permesso di ricomporre le varie fasi dell’accadimento di quel desolante 23 giugno e, nello stesso tempo, di conoscere le problematiche strategie di soccorso allora individuate. La solidarietà attiva fu, infatti, minata da forme di controllo da parte delle autorità superiori e dalle logiche politiche tipiche delle piccole municipalità ferite.

Dott. Pier Luigi Randi
(Presidente Associazione Meteorologi Professionisti)
L’anno del ciclone: il drammatico 1905 dal punto di vista meteorologico. Prospettive per il futuro.
Con l’ausilio di carte sinottiche storiche, di rilevazioni strumentali e a vista, degli osservatòri
operativi a quel tempo, e in base alle testimonianze dell’epoca, verrà illustrato l’evento sotto il profilo scientifico. Saranno descritte anche le probabili cause all’origine, aggiungendo considerazioni sull’emergenza climatica attuale, che vede una maggiore frequenza di fenomeni estremi, i quali, tuttavia, non rappresentano una novità nella storia meteorologica della nostra regione, come testimoniato da quel tragico 23 giugno 1905.

 

 

Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlimpopoli, dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dell’Associazione Meteo Professionisti (AMPRO).

 

Svolgendosi l’incontro in presenza, saranno adottate le misure di sicurezza anti-covid.

 

 

 


 

Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti
Via O. Campri, 39
47034 Forlimpopoli (FC)
Cell. 347 8286321
fondazione@fondazionerosetti.it
www.fondazionerosetti.it

 

0 774

In occasione della Festa della Repubblica Italiana
2 giugno 1946 – 2022

Martedì 31 maggio 2022
alle ore 21

presso la Sala del Consiglio
p.zza A. Fratti

IRIS VERSARI

Una biografia partigiana

Presentazione del libro e incontro con l’autrice
Sandra Bellini

che dialogherà con

Gianfranco Miro Gori
(Presidente Provinciale ANPI Forlì-Cesena)
e
Vladimiro Flamigni
(Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena)

 

Iris Versari. Una biografia partigiana ha il pregio di creare una narrazione emozionante, propria della fiction, all’interno di una fedele e minuziosa ricostruzione storica.

Con un lavoro straordinario di indagine sul territorio e negli scavi, la scrittrice Sandra libera la partigiana Iris dalla leggenda, restituendole il ruolo che le spetta nella Storia (quella con la S maiuscola): Bellini rilegge i racconti e le testimonianze dei sopravvissuti e ricompone i fatti riuscendo a restituirci la “vita civile” di Versari e il mondo contadino romagnolo in cui affonda le radici, a dimostrare le vere cause che la spinsero a partecipare attivamente alla lotta partigiana, a raccontarne le vicende all’interno della guerra di Liberazione intrecciandole, gioco-forza, con quelle della banda Corbari al cui interno il suo operato ri inserisce.

In sintesi: a ridarle voce”.

Francesca Romana di Santo

 


INFO E CONTATTI
mail. anpiforlimpopoli@gmail.com
tel. 347 4486988

 

 

0 722

Giovedì 2 giugno 1946 – 2022

Festa della Repubblica Italiana

 

In occasione dell’iniziativa “Dare futuro alla memoria, anno XXII” vi segnaliamo importanti appuntamenti:

 

martedì 31 maggio 2022 alle ore 21
presso la Sala del Consiglio
(p.zza A. Fratti)

IRIS VERSARI
Una biografia partigiana

Presentazione del libro e incontro con l’autrice Sandra Bellini.
A cura di ANPI Forlimpopoli

 

giovedì 2 giugno 2022 alle ore 9.15
presso Piazza Garibaldi

ALZABANDIERA NELLA ROCCA

Saluto del Sindaco Milena Garavini
e Aride Poletti, presidente AMI sez. Corrado Matteucci
Intervento di Michele Bertaccini AMI sez. Giordano Bruno

 

giovedì 2 giugno 2022 alle ore 21.30
presso l’Arena Teatro “G. Verdi”

(p.zza A. Fratti)

C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA
di e con Gabriele Graziani

Spettacolo della stagione teatrale del teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli.
Ingresso a pagamento

 


I cittadini sono invitati a esporre la bandiera tricolore

0 823

Dal 4 giugno al 6 agosto 2022
presso il M.A.F. Museo Archeologico di Forlimpopoli
p.zza A. Fratti, 5
(corte della Rocca)

mostra d’arte

FRAMMENTI

Luca Freschi

A CURA DI GIOVANNI GARDINI

 

INAUGURAZIONE
SABATO 4 GIUGNO
alle ore 18.00

 

 

Tra perdita e rinascita

«Vanitas vanitatum omnia vanitas»
Qoèlet 1, 2

Luca Freschi è un artista instancabile. Varcare la porta del suo studio/laboratorio significa entrare in una dimensione in cui il mestiere dell’arte è esperienza creativa quotidiana, lavoro indefesso in cui nulla è lasciato all’improvvisazione. Accanto ad opere finite altre sono in lavorazione, in un continuo ed inarrestabile processo di sperimentazione verso soluzioni sempre nuove.
Le sue sculture nascono per giustapposizione, da un sapiente esercizio in cui forme e cromie trovano nel loro equilibrio una piena realizzazione. Non c’è opera che si sottragga a questa regola ferrea in cui le singole scelte compositive sono quanto mai decisive ed esigenti. Nelle opere di Freschi più tempi coesistono insieme, quello della distruzione, che può assumere i toni della catastrofe, e quello dell’immobilità, dove lo sguardo è chiamato a contemplare le rovine e a soffermarsi con particolare attenzione sui singoli frammenti sapientemente assemblati. Nei moderni asàrotos òikos che Freschi mette in scena – Pavimenti d’ombre, ama definirli l’artista – questa dimensione del disfacimento appare quanto mai evidente. Essi, dunque, non sono più i sontuosi pavimenti della classicità, dove i resti del banchetto non avevano altra funzione se non quella di ostentare l’opulenza smodata dell’ospite; nella poetica dell’artista diventano la tragica testimonianza di un mondo attonito, smarrito, tragicamente immobile. Accanto ai Pavimenti d’ombre policromi nel tempo si sono aggiunti una serie di Pavimenti neri, come inghiottiti dal buio, dove un’immensa notte colore petrolio avvolge e fagocita tutte le cose. L’arte, come ha osservato Anselm Kiefer, «non smette di oscillare tra perdita e rinascita», un’affermazione che pensando a tutta la produzione di Freschi, e ai Pavimenti in particolare, risuona quanto mai vera1.

Svettano altissime le imponenti Cariatidi e questi moderni obelischi non si sottraggono al tema della vanitas, anche se qui è più discreto, né alla logica dell’accumulo – e dunque della distruzione -, qui declinato come rigorosa necessità di sapienti equilibri.

Le sue opere sono costantemente in bilico tra la perfezione e il dissolvimento, tra la «levigatezza» intesa come «segno distintivo del nostro tempo» – così perlomeno direbbe, non senza darvi un’accezione negativa, Byung-Chul Han – e la catastrofe2. A forme levigate e spesso avvolte da un candido lucore si accostano forme disgregate, objet trouvé e calchi di oggetti, anche i più quotidiani e umili. E poco importa che essi siano integri o frammentari, è sufficiente la loro presenza per evocare suggestive memorie. In fondo anche l’imperfezione, altro tema caro all’artista, è da lui riscattata nella misura in cui anche l’oggetto più banale viene scelto per entrare a far parte del suo ricercato vocabolario iconografico.

Freschi accoglie continuamente nuovi elementi nel suo lavoro, ma è pur vero che ve ne sono alcuni che costantemente ritornano e segnano ormai la sua cifra stilistica come la pipa di magrittiana memoria, la banana, elemento pop che rimanda all’opera di Warhol, o le forbici da sarto legate all’immaginario personale dell’artista.

Nei Breviari, lavori asciutti ed enigmatici che segnano un’ulteriore evoluzione della sua ricerca artistica, il linguaggio si fa più rarefatto ed essenziale. In apparenza semplicissimi tanto da sembrare nati quasi per gioco, portano un nome dal sapore antico che rimanda alla liturgia delle ore, azione sacra che ritma il tempo degli uomini. I Breviari, compendi o inventari di parole – in questo caso quelle dell’artista esuberanti di immagini e di colori – sono opere minimali, sintetiche, in cui le parole/immagini tratte dal lessico a lui più caro offrono ogni volta nuove ed inedite combinazioni, dove gli oggetti si mostrano in un continuo ed inarrestabile sforzo creativo in cui le variazioni, talvolta, sono impercettibili. Ed è giusto così. In fondo, nel caso di Freschi, non è nella diversità delle parole/immagini che va ricercata la bellezza, ma nelle delicate sfumature dei suoni e degli accenti o, per meglio dire, nelle accese cromie e nei sapienti giochi compositivi.

Giovanni Gardini

Note
1 A. KIEFER, L’arte sopravviverà alle sue rovine, Feltrinelli, Milano 2018, p. 19.
2 B.- C. HAN, La salvezza del bello, Nottetempo, Milano 2019, p. 9.


Orari Mostra

Giovedì dalle 9.30 alle 12.30
Sabato e Domenica dalle 15.30 alle 18.30
Durante la Festa Artusiana (dal 25 giugno al 3 luglio) apertura tutte le sere dalle 19.00 alle 21.00

Nei mesi di luglio e di agosto apertura i giovedì dalle 18.00 alle 21.00

0 672
Venerdì 3 giugno 2022
alle ore 20.30 

presso il Cinema Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
P.zza Fratti, 7
(corte della Rocca)

 

La Fondazione Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette di Forlimpopoli compiono 15 anni di collaborazione e in occasione del progetto “Raccontare la cucina italianastorie e identità digitali in nome di Artusi, tra i tanti eventi in programma vi segnaliamo la presentazione del film

NAVIGANTI 

di Daniele De Michele
(Don Pasta)

alla presenza del registra

 


INGRESSO A OFFERTA LIBERA

L’incasso sarà destinato al progetto “Raccontare la cucina italiana” storie e identità digitali in nome di Artusi.

 

a seguire, degustazione in tema.

0 764
giovedì 2 giugno
alle ore 21:30
presso il l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA
Direzione 21

 

Uno spettacolo musicale che attraversa l’Italia dagli anni ’20 agli anni ’40.
Musica dal vivo, eseguita dagli Amarcord. Le più belle canzoni d’amore di quei tempi, interpretate da quattro giovani voci femminili.

Uno spettacolo musicale di e con Gabriele Graziani che attraversa l’Italia dagli anni ’20 agli anni ’40.

Musica dal vivo, eseguita dagli Amarcord. Le più belle canzoni d’amore di quei tempi, interpretate da quattro giovani voci femminili.

 

 

La voce:
Gabriele Graziani

Le cantanti:
Laura Leandri
Beatrice Maltese
Alice Rinieri
Ludia Monti

I musicisti:
Vanni Crociani
Alessandro Padovani
Daniele Tizzano


La Stagione Teatrale 2022 di Forlimpopoli Primavera/Estate ed Estate è a cura di Teatro delle Forchette aps

Clicca qui per leggere tutti gli spettacoli in programma

 


BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 1430

Domenica 5 giugno 2022
alle ore 21.00
presso la Rocca di Forlimpopoli

Buonanotte suonatori

Festa di fine anno della
Scuola di Musica popolare di Forlimpopoli

A partire dalle ore 21 oltre 80 fra allievi e maestri della Scuola di Musica Popolare saranno impegnati in un vero e proprio Busker Festival nei diversi luoghi della Rocca per festeggiare, insieme, il ritorno alla Musica!

 


INFO

In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata al 6 giugno 2022

CONTATTI

🌐 www.musicapopolare.net
📨 info@musicapopolare.net
☎️ 389 1005150

0 564

SABATO 28 MAGGIO 2022

PEDALATA ECOLOGICA 
lungo il fiume Ronco

 

 

PARTENZA DA:

– Meldola ore 14 da Piazza Orsini

– Magliano ore 14.30 da Circolo ACLI

– Selbagnone ore 15 dal campo sportivo

– Ronco ore 15.30 da Ronco Lido

 

La pedalata ecologica è un passeggiata in bicicletta non competitiva a partecipazione libera e gratuita per chiunque voglia passare un pomeriggio di inizio estate visitando il sito di interesse comunitario “I Meandri”.

Il percorso della pedalata sarà deciso in funzione della praticabilità dei sentieri. Al termine della passeggiata nell’area dell’Ex Acquedotto Spinadello ci sarà un piccolo rinfresco per i partecipanti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali infortuni prima, durante e dopo la manifestazione.

L’evento partecipa al progetto “Spinadello centro visite partecipato del Parco Fluviale”


INFO

In caso di pioggia l’evento sarà rinviato a sabato 4 giugno

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Sabato 28 maggio 2022
alle ore 17.00

presso la Galleria “A Casa di Paola
via A. Costa 22, Forlimpopoli

 

INAUGURAZIONE MOSTRA

UN DONO PER MARIA DI MAGDALA

opere – Luciano Paganelli 
foto – Studio CPDA
Dal 28 maggio al 18 giugno 2022

 

Evento collaterale alla mostra “Maddalena. Il mistero e l’immagine”
presso i Musei San Domenico di Forlì dal 27 marzo al 10 luglio 2022

 

 

 

 


 

“Grazie all’opportunità concessami dai Musei di San Domenico si è potuto allestire una mostra collaterale a quella forlivese, dal titolo Un dono per Maria di Magdala. Si tratta della terza mostra espositiva consecutiva, all’interno di un progetto condiviso con l’Accademia degli Incamminati di Modigliana, che la galleria d’arte “A casa di Paola” di Forlimpopoli ha l’onore di organizzare. Sarà un’esposizione diversa dalle personali o collettive presentate finora in galleria.
La scelta di un solo pittore è dovuta al fatto di aver pensato ad un’esposizione “essenziale” e l’artista cesenate Luciano Paganelli ci dona un’unica, importante, grande opera. Ecco quindi che sulla tela, il maestro ci propone una splendida Maddalena dei giorni nostri, posta di fronte ad un dilemma. Pur non senza difficoltà e ostacoli, sarà in grado di scegliere e muoversi liberamente, materialmente e moralmente secondo il proprio arbitrio? Attualissima domanda sulla quale il ritrattista ci spinge a riflettere. Le fotografie dello studio CPDA, scattate alla modella Chiara Degli Angeli, che ha posato anche per l’opera pittorica, orientano l’attenzione sulla difficoltà di attuare una corretta tutela e valorizzazione dei Beni Culturali nel nostro Paese ponendo anch’esse numerosi interrogativi.
L’invito, rivolto al fruitore, sarà quindi quello di ammirare, scoprire e pensare con grande libertà e intensità.
Un grazie a tutti coloro che mi hanno dato questa nuova occasione e affiancato in questa ulteriore esperienza.”

 

Paola Gatti

 


 

… Il periodo storico che stiamo vivendo, dove tutto sembra essere liquido e scivoloso e la memoria appare labile e precaria, si caratterizza per la mancanza di punti di riferimento. Maddalena col suo pensiero così fortemente orientato e deciso ci appare una figura moderna e assolutamente controcorrente. È questa la chiave interpretativa più evidente che emerge osservando i lavori presenti in mostra “A Casa di Paola”. L’incipit comune agli artisti è appunto, oltre all’aspetto puramente estetico, il cercare di dare senso alle loro opere indirizzando l’osservatore verso tematiche attuali. Non un’estetica fine a se stessa ma tendente a dare voce a questioni cogenti che riguardano il presente. In questo caso è la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico a divenire l’oggetto del lavoro. Non dimentichiamo che siamo gli eredi di quel virtuoso tessuto sociale e di quel pensiero che, coniugato ad un fare sapiente, ha generato stupende Opere d’Arte e le bellezze del nostro Paese.
Gli scatti fotografici dello STUDIO CPDA riflettono in parte il portato del maestro Italo Zannier in quanto assumono come leitmotiv la trasmissione del messaggio e la realizzazione di fotografie distanti da virtuosismi puramente tecnici. Le foto presenti in mostra sono state realizzate in luoghi diversi della Romagna (Faenza, Forlì, Forlimpopoli, Cesena, Rimini) e tutte godono di uno stretto rapporto con la storia in quanto, oltre alle emergenze architettoniche che fanno da sfondo, la Via Emilia come un antico filo rosso le lega fra loro. La giovane Maddalena, rapita dal monumento che osserva (o assorta nei suoi pensieri), assume pose cariche di pathos teatrale e occupando in minima parte lo spazio della scena lascia che lo sfondo divenga protagonista nell’immagine. Essa, col suo osservare così intenso, orienta lo sguardo ed emoziona chi guarda, innescando dinamiche speculative e riflessive.

Luciano Paganelli, dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, con il professor Luciano Caldari e attraversato una breve stagione di matrice astratta, intraprende una lunga ricerca sulla figura umana cogliendone e indagandone aspetti introspettivi e psicologici di notevole portata propri di quel realismo cosiddetto esistenziale tanto caro al suo maestro. La sua pittura, fatta di continui aggiustamenti e dove nulla è lasciato al caso, si pone fuori dal coro della così detta “arte contemporanea” per l’uso degli strumenti propri del pittore e diviene trasgressiva per i soggetti trattati. L’artista col suo lavoro induce sempre l’osservatore a porsi delle domande e a compiere un conseguente processo interpretativo caricando il dipinto di funzioni che vanno oltre il consueto aspetto estetico. Nel caso specifico della Maddalena, Paganelli, ripensando alla Vocazione di San Matteo di Caravaggio per la funzione determinante della luce, pone la giovane ragazza, colpita dal bagliore che fuoriesce dallo spiraglio della porta che ha leggermente aperto, nella condizione di dover compiere una scelta. Andare o restare? Oltrepassare la soglia o trattenersi? La luce, la soglia, il varco, l’attraversamento, il limite, da un luogo ad un altro, da uno stato ad un altro. La domanda: oltrepassare o fermarsi? Andare o restare?
Compiere una scelta è sempre un po’ lasciare qualcosa di noi…

Il curatore Paolo Degli Angeli

 


 

Dal 28 MAGGIO al 18 GIUGNO 2022

INAUGURAZIONE MOSTRA 28 MAGGIO 2022 ORE 16.00

Ingresso libero

Orario di apertura:
martedì e giovedì 10.00-12.00;
mercoledì e venerdì 16.00-19.00;
sabato 10.00-12.00 e 16.00-19.00;
domenica e lunedì chiusi

Apertura straordinaria Giovedì 2 giugno 

aperture straordinarie su prenotazione

Galleria d’Arte “ A casa di Paola” Via Costa, 22 Forlimpopoli FC
T.339 6597530paolagatti29@gmail.com

 

 

0 597
giovedì 26 maggio 2022
dalle ore 9 alle 13
Cortile della Rocca di Forlimpopoli

11° ANNO
ORTI IN CONDOTTA

Le scuole del distretto forlivese chiudono l’11° anno di “Orto in Condotta”
e alcune tornano in piazza!

La mattina del 26 maggio intorno all’evento centrale del mercato nel cortile interno alla Rocca,
lungo i camminamenti fra i torrioni della Rocca si alterneranno varie attività educative.
La novità di quest’anno è che le attività didattiche saranno a cura dei ragazzi dell’istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, che, a novembre, hanno realizzato il progetto “A scuola di Biodiversità”, un percorso formativo rivolto ai suoi ragazzi per conoscere Slow Food, il concetto del Buono, Pulito e Giusto, la biodiversità e le tecniche di metodologia didattica per raccontare il percorso ai “più piccoli”.

Scuole partecipanti:
Forlì: Scuola Elementare Archimede Mellini
Forlimpopoli:  Scuola Materna “L’Acquerello” – Scuola Materna “Spallicci” – Scuola Elementare Don Milani – Scuola materna “ Gianni Rodari
Santa Sofia: I.C. Comprensivo Santa Sofia – scuola primaria

Purtroppo quest’anno non riescono a partecipare ma li salutiamo
Forlimpopoli: Scuola Materna “Pollicino”
Predappio: Scuola Elementare Adone Zoli
Bertinoro/Fratta Terme: Scuola dell’Infanzia Mariele Ventre
Santa Maria Nuova: Scuola dell’Infanzia Il Cucciolo
Bertinoro: Scuola dell’Infanzia La Coccinella
Santa Sofia: I.C. Comprensivo Santa Sofia scuola secondaria
Castrocaro Terme: I.C. Castrocaro Terme


Per maggiori informazioni consulta il sito www.slowfoodforli.it, oppure scrivi a
slowfoodforli@gmail.com o chiama il numero 335 5246363.

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