La Segavecchia saluta il ritorno della primavera
La Segavecchia è la festa più antica della città di Forlimpopoli. Alla Segavecchia, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, mito e leggenda si intrecciano con il clima di festa che avvolge la cittadina, tra musiche ritmate, carri allegorici, luci del luna park e prelibatezze culinarie. Un rito di passaggio che con il “taglio della Vecchia”, evento clou dal forte simbolismo, consacra il passaggio dall’inverno alla primavera, portatrice di rinnovamento e prosperità.
Attesissima è ogni anno la sfilata di carnevale che culmina con la premiazione del carro più riuscito; una tradizione che coinvolge tutto il tessuto cittadino con i tanti volontari di associazioni e gruppi di forlimpopolesi impegnati durante l’anno nella preparazione di figure e scenografie sempre originali e scherzose.
E come ogni festa che si rispetti non possono mancare gli stand gastronomici che nella cittadina artusiana si trasformano in irresisitibili luoghi per buongustai. Senza dimenticare il divertimento del luna park, lo zucchero filato, la tombola, gli appuntamenti musicali e l’immancabile mercato della Vecchia.
Il taglio della Vecchia, tra mito e leggenda
La Segavecchia affonda le sue radici nella storia, in un passato fatto di in parte di miti e leggende: sagra contadina vota alla benedizione della terra per il prospero raccolto e alla esorcizzazione del male attraverso il rito della punizione quale via di redenzione e rinascita. Un rito che ha mantenuto nel tempo il suo simbolismo originario.
La leggenda narra che una giovane sposa, trovandosi gravida in tempo di Quaresima, presa da gran voglia di un “salsicciotto bolognese”, e tanta era questa voglia, se lo trangugiò ancora crudo tutto intero; peccato grave per il quale sarebbe stata condannata a morte: morta segata a metà.
Si dice che la giovane, per non farsi riconoscere durante il suo passaggio per le vie del paese, si fosse camuffata da anziana, “vecchia” per l’appunto, sporcandosi il viso di fango, stracciandosi i vestiti e ricoprendosi di stracci, e coprendosi il capo con un fazzoletto.
Giunta al patibolo i “boia” l’aspettavano brandendo un enorme sega da boscaioli, strumento con il quale le fu inflitta la terribile punizione.
La Segavecchia è organizzata dall'ente folkloristico e culturale forlimpopolese
Periodo: metà Quaresima
Luogo: centro storico
Ingresso: libero
Programma completo su www.segavecchia.it