FOLK D’AUTORE – XXVI Festival di Musica Popolare dal 27 al 29...

FOLK D’AUTORE – XXVI Festival di Musica Popolare dal 27 al 29 agosto

0 1219

E’ già attiva la vendita online dei biglietti (consigliata a causa della ridotta disponibilità di posti).
Si possono acquistare biglietti singoli per le due serate o abbonamenti

Questi i link per l’acquisto:
28/08/2020: https://www.ticketsms.it/event/h8h25d5I
29/08/2020: https://www.ticketsms.it/event/0mEdRILZ


Giovedì 27 agosto
ore 21.15
nella corte della Rocca di Forlimpopoli
Aspettando il Festival al Cinema
Come oramai da tradizione, il Festival di Musica Popolare propone una programmazione cinematografica di film scelti sulla base del tema del festival stesso e/o ispirati da un’importante impronta musicale.

CRESCENDO – #MAKEMUSICNOWAR
Germania, 2019, durata: 102 muniti
Regia di Dror Zahavi. Un film con Gotz Otto, Daniel Donskoy, Peter Simonischek, Bibiana Beglau, Mehdi Meskar., Germania, 2019, durata 102 minuti.
Uscita cinema giovedì 27 agosto 2020 (1° nazionale)
Eduard Sporck viene incaricato di formare un’orchestra composta da musicisti israeliani e palestinesi che dovrà esibirsi in un concerto in occasione dei negoziati di pace tra i due paesi.

ARENA-CINEMA TEATRO VERDI – Piazza A. Fratti (corte della Rocca)
Ingresso: interi € 6,00 – ridotti € 4,00


Venerdì 28 agosto
ore 20.30
nella corte della Rocca di Forlimpopoli
Ingresso: interi € 10,00 – ridotti € 8,00
Abbonamento 2 Serate 28-29 Agosto: € 15,00
https://www.ticketsms.it/event/h8h25d5I

CONFESSIONI DI UN MUSICANTE
Silvio Trotta canta Branduardi
Progetto finalista della Targa Tenco 2019 per la Sezione Interpreti

MALANDRINI IN FOLK
Silvio Trotta – voce, chitarra
Massimo Giuntini – uilleann pipes, bouzouki, flauti irlandesi
Stefano Tartaglia – flauto dritto, piffero
Alessandro Bruni – chitarra, mandolino
Michela Fracassi – violino, viola, bass pedal
Andrea Nocentini – batteria
Maurizio Bozzi – basso
Christian Di Fiore – organetto, zampogna

“Confessioni di un musicante” è la rivisitazione metabolizzata della musica di Angelo Branduardi da parte di un musicista interessato da sempre ai repertori del grande cantautore italiano, nei quali, rintraccia e riconosce le sue stesse grandi passioni: la musica popolare italiana, le sonorità nord europee e la musica antica dal sapore medievale.
In questo concerto Silvio Trotta fonde la sua decennale esperienza al piacere di suonare e cantare un repertorio che lo appassiona e sceglie brani del primo Branduardi ,con uno dei quali, gioca e connota il suo lavoro. “Confessioni di un malandrino” diventa “Confessione di un musi-cante” sostantivo con il quale ama definirsi. Sono gli album degli anni ’70, da “La Luna” (1975) a “Cogli la prima mela” (1979) a ispirare la maggior parte del concerto, per toccare poi gli anni ’80 con “Cercando l’oro” e arrivare al disco “Il dito e la luna”(1998) dove Branduardi affida le sue mu-siche ai testi di Giorgio Faletti. Non mancano poi nello spettacolo classici come “la serie dei nu-meri”, “il dono del cervo” e “ballo in fa diesis minore”.


Sabato 29 agosto
ore 20.30
nella corte della Rocca di Forlimpopoli
Ingresso: interi € 10,00 – ridotti € 8,00
Abbonamento 2 Serate 28-29 Agosto: € 15,00
https://www.ticketsms.it/event/0mEdRILZ

ALESSANDRO D’ALESSANDRO SOLO
Presenta il nuovo lavoro discografico “CANZONI
libere interpretazioni per organetto preparato ed elettronica

Alessandro D’Alessandro – organetto diatonico, loops, electronics

“Alessandro D’Alessandro, capace di trasformare uno strumento popolare in una sentenza, un dettame ritmico, sintattico, sintetico. È l’elemento primario, l’organon, lo ‘strumento’, o più praticamente un arnese che si nutre di vento, o di soffio, per ritornare allo spirito. D’Alessandro impera sia quando è sul fondo del complesso sia quando diventa primo violino, ed è capace di aggiungere quel pizzico, sempre sorprendente, di psichedelìa. Una psichedelìa popolare.”
Daniele Sidonio, L’isola che non c’era

Inizia lo studio dell’organetto all’età di 9 anni. Da sempre interessato alle più svariate forme musicali, “è unanimemente considerato uno dei più talentuosi organettisti italiani” (cit.), particolarmente apprezzato per la tecnica e versatilità con cui ha condotto uno strumento della tradizione contadina a dialogare con altri stili ed armonie, travalicando i confini della musica etnica grazie anche a un sapiente utilizzo dell’elettronica.
E’ organetto solista e coordinatore artistico dell’ Orchestra Bottoni, una particolare big band formata per lo più da organetti, con cui ha collaborato con Neri Marcorè, Daniele Sepe, Angelo Branduardi, Franco Battiato, Fausto Mesolella, Petra Magoni, Luigi Cinque, Riccardo Tesi, Marc Perrone, Dan Moretti, Peppe Barra, Lino Cannavacciuolo, Vincenzo Zitello, Carlo Muratori, F.lli Mancuso, Cecilia Chailly, Alfio Antico, Arnoldo Foà e altri ancora. E’ stato co-produttore e arrangiatore dei dischi “Omaggio a N.Orleans” (2006) della POLV & Blue Stuff , “The Journey” (2011) di Dan Moretti & POLV e “OrchestraBottoni Live” (2014, finalista Premio Tenco e secondo miglior disco del 2014 al Premio Musica Tradizionale di Loano).
E’ musicista e produttore artistico nel progetto intrapreso insieme al performer Canio Loguercio, con il quale ha pubblicato nel Gennaio 2017 il disco ‘Canti, Ballate e Ipocondrie d’ammore’ (Squilibri Editore), disco consacrato dal pubblico e della critica, e vincitore della TARGA TENCO 2017 come miglior album in dialetto.


ore 20.30
nella corte della Rocca di Forlimpopoli
Ingresso: interi € 10,00 – ridotti € 8,00
Abbonamento 2 Serate 28-29 Agosto: € 15,00
https://www.ticketsms.it/event/0mEdRILZ

ORCHESTRA A BOTTONI + guest JUAN CARLOS “FLACO” BIONDINI

…l’Orchestra “a bottoni” della musica etnica italiana…

Antonella Costanzo – voce, percussioni
Alessandro D’Alessandro – organo solista, live electronis, coordinamento
Silvia Di Bello, Elisa Di Bello, Gianfranco Onairda, Giuseppe Di Bello, Matteo Mattoni, Angelo Di Bello – organetti
Matteo Di Prospero – organetto basso, sax
Mario Mazzenga – basso
Raffaele Di Fenza – batteria percussiva

Nata dall’incontro di musicisti delle province di Roma, Frosinone, Latina e Napoli, l’Orchestra a Bottoni, è considerata uno dei gruppi più inediti nel panorama della world-music italiana. La caratteristica principale di questo insolito ensemble è l’organico strumentale, costituito principalmente da organetti diatonici, da qui il nome di Orchestra a Bottoni.
Il gruppo nato diversi anni fa, si è progressivamente affrancato dalla riproposta di materiale popolare per approdare ad una musica più contemporanea contribuendo al rinnovamento del repertorio e dell’immagine dello strumento.
Grazie ad un attento e accurato lavoro di scrittura il suono originale e antico dell’orchestra si è arricchito di armonizzazioni e melodie corpose e variegate, create dagli organetti con il sostegno di un inedito organetto basso, che assume soprattutto il ruolo di una sezione orchestrale simile a quella di una vera e proprio big band, con il contributo ritmico di basso e percussioni o batteria. Ad arricchire e guidare l’orchestra i colori mediterranei della voce di Antonella Costanzo e i fraseggi del solista Alessandro D’Alessandro. Le atmosfere sono varie, come la provenienza dei brani, con uno stile che spazia dal classico al contemporaneo, con sfumature di funky, reggae, afrobeat, etc.
Questa evoluzione stilistica, coincisa con il cambio di nome in Orchestra Bottoni, è testimoniata dall’album live che ha imposto il gruppo all’attenzione della critica specializzata con il secondo posto al Premio Loano del 2014, il passaggio alla fase finale delle Targhe Tenco (sez. interpreti) e la partecipazione ad alcuni dei più importanti festival italiani di world music.
A testimonianza di questo fanno fede le numerose collaborazioni sia discografiche che live con Daniele Sepe, Fausto Mesolella, Petra Magoni, Roberto Angelini, Angelo Branduardi, Andrea Satta (Tetes de Bois), Peppe Barra, Franco Battiato, Eugenio Barba, Riccardo Tesi, Marc Perrone, Dan Moretti, Luigi Cinque, Lino Cannavacciuolo, Vincenzo Zitello, Arnoldo Foà, Fratelli Mancuso, Alfio Antico, i numerosi concerti in Italia (Folkest, Lithos, Roma incontra il mondo-Villa Ada, Liri Blues, Auditorium Parco Della Musica-Roma, etc.) ed all’estero (Francia, Danimarca, Germania, Polonia, Albania). Da ricordare gli spettacoli tenuti per I Concerti del Quirinale (Radio3), per il Maggio Musicale Fiorentino e per Radio 3 Suite.

Juan Carlos Biondini, meglio conosciuto come Flaco è un chitarrista e cantante argentino.
Originario di Junín in Argentina, si trasferisce in Italia nel 1974; in meno di due anni diviene amico di Francesco Guccini, a lui presentato dalla comune conoscenza di Deborah Kooperman, cantautrice e chitarrista dei primi album del cantautore emiliano. Proprio quest’ultimo, notandolo, gli assegna la chitarra solista e talvolta la seconda voce in moltissimi dei suoi album, sia studio che live, come la parte di Sancho Panza in Don Chisciotte. Sempre con Guccini si adopera anche come compositore in varie canzoni, come Cencio, Le ragazze della notte, Luna fortuna, Il caduto e Scirocco.
Biondini collabora anche con altri artisti italiani: Paolo Conte per l’album Un gelato al limon, Claudio Lolli per l’album Nove pezzi facili, Bruno Lauzi, Vinicio Capossela, Sergio Endrigo, Leda Battisti e alcuni stranieri.
Inoltre, si cimenta anche in varie esibizioni personali e ha prodotto alcuni album, nei quali è evidente una forte influenza musicale sudamericana


durante il Festival in Piazza A. Fratti, corte della Rocca

IL SUONO DI FORLIMPOPOLI
mostra fotografica a cura di Marco Tadolini
Fotografie di: PierLuigi Baldelli, Massimo Brizi, Demiranis, Luigi Pretolani


Per info www.musicapopolare.net

338.3473990

info@musicapopolare.net

Visita la pagina Facebook della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli per scoprire gli aggiornamenti del programma


Anche per quest’anno è rinnovata la promozione:
METTI IN CIRCOLO CULTURA

Acquista un ingresso presso: Arena Cinema Verdi di Forlimpopoli durante tutta la programmazione dell’Arena e conserva il biglietto.
Presentandolo alla biglietteria dell’ENTROTERRE Festival e del Festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto.
Conserva il biglietto del Festival di Musica Popolare, presentandolo alla biglietteria dell’Arena Cinema Verdi di Forlimpopoli avrai diritto ad un ingresso ridotto.

Conserva il biglietto del Festival di Musica Popolare, ti darà diritto ad un ingresso ridotto al museo Classis di Ravenna alla tariffa ridotta di 4 € (l’ingresso andrà prenotato sul sito www.ravennantica.it attraverso apposita piattaforma; nel caso di pagamento online andrà quindi scelta l’opzione ridotto 4 € tra quelle presenti nell’elenco dei biglietti
disponibili, il giorno della visita al sito, andrà poi esibito il biglietto del Festival di Musica Popolare o del Didjin’Oz che attesti di avere
diritto a questa agevolazione).
Conserva il biglietto del MAF – Museo Archeologico T.Aldini e del museo Classis di Ravenna, presentandolo alla biglietteria dell’ENTROTERRE Festival e del Festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto.


SIMILAR ARTICLES