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sabato 26 maggio 2018
dalle ore 15 alle ore 19 circa

19° PEDALATA ECOLOGICA
lungo il fiume Ronco

ritrovo presso il Campo Sportivo di Selbagnone
(in caso di maltempo sarà rinviata a sabato 2 giugno)

La pedalata ecologica è una passeggiata in bicicletta assolutamente non competitiva e a partecipazione libera e gratuita per chiunque voglia passare un pomeriggio di inizio estate in modo inconsueto.

Grazie a un mezzo assolutamente ecologico come la bicicletta si potranno osservare zone interessanti da un punto di vista storico-naturalistico:

l’ecosistema del fiume Ronco
il Bosco di Magliano
le vasche della Sfir

Il percorso di pedalata, con sosta all’Acquedotto di Spinadello sarà deciso in funzione della praticabilità dei sentieri.

Al termine della passeggiata, nell’area del “The Little Ranch” di Selbagnone, si offriranno bevande e ciambella.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per eventuali infortuni prima, durante e dopo la manifestazione.

Cosa portare?
Il percorso è su strada sterrata e in alcuni tratti anche sconnessa. Porta con te il necessario per proteggerti dal sole e una borraccia con l’acqua. E come sempre… non dimenticare la macchina fotografica!

L’evento partecipa al progetto “Spinadello centro visite partecipato del Parco Fluviale“.

 

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Martedì 22 maggio dalle ore 21.00 alle 22.30

Nell’ambito della Giornata mondiale della Biodiversità I Meandri Selbagnone e Spinadello propongono una passeggiata in compagnia della guida escursionistica Paolo Laghi  che racconterà a grandi e piccini l’importanza della diversità biologica, attraverso i suoni che si potranno ascoltare durante la serata.

L’evento è anche l’occasione per conoscere e ricevere le nuove mappe dello Spinadello, che contengono le informazioni raccolte durante i workshop e le passeggiate del 2017
Appuntamento alle ore 21 presso Spinadello via Ausanuova 741 Forlimpopoli Città Artusiana

 

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    Ophrys holosericea
    parco fluviale I Meandri CAVALIERI D'ITALIA
    parco fluviale I Meandri

    Parco Fluviale, un angolo di natura custode di specie rare e biodiversità

    Un’oasi naturale a pochi passi da Forlimpòpoli, perfetta per una sosta rigenerante in un luogo completamente immerso nel verde, facilmente raggiungibile lungo la strada che conduce a Meldola.

    Specchi d’acqua, vegetazione a tunnel sul fiume, stagni ricchi di anfibi e trampolieri fanno di quest’area un vero e proprio scrigno ricco di biodiversità, riconosciuto a livello europeo dal Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Meandri del Fiume Ronco”.

    Esteso su una superficie di 230 ha, Il Parco Fluviale accompagna il lento fluire del fiume Ronco nella pianura padana lungo il tratto che attraversa le frazioni di Magliano e Selbagnone; una cornice ideale per attività sportive, ricreative, uscite didattiche ed escursioni nel verde e un prezioso angolo naturale ricco di specie rare e, quindi, laboratorio per studi tassonomici ed ecologici. E’ un piccolo gioiello incastonato in mezzo ad una pianura estremamente monotona e molto antropizzata, da proteggere con cura per il grande numero di specie rare che in esso hanno trovato rifugio.

    Nel SIC (sito di interesse comunitario) “Meandri del fiume Ronco”, area protetta che costituisce il cuore del Parco, è preponderante l’habitat di specie igrofile quali, pioppo nero, pioppo bianco e salice. Non vanno, però, dimenticate le praterie aride, dove si possono osservare splendide fioriture d’orchidee, in particolare del gen. Ophrys.

    Altra caratteristica della zona è la presenza di bacini, originati dalla attività dell’uomo. Dal dopoguerra, si sono infatti insediate nella zona tra Meldola e Selbagnone diverse attività estrattive, che, con il loro lavoro, hanno generato una serie di laghi di diversa profondità, successivamente riempiti dalle acque di falda. Questi invasi sono il cuore pulsante del SIC, perché i molteplici habitat protetti, che sono in essi presenti, sono importantissimi per la riproduzione e la sopravvivenza dell’avifauna e degli anfibi.

    Numerose le specie protette di pesci, come Lasca, Vairone e Barbo o di anfibi, come i Tritoni. Fra i rettili, va ricordata l’ormai rara testuggine palustre che qui trova gli ultimi luoghi di riproduzione.

    Oltre 80 le specie nidificanti di uccelli; anche superiori quelle che frequentano, senza riprodursi, le aree umide del complesso. Fra le tante, citiamo il Martin Pescatore, il Tarabusino e il Marangone Minore. Numerosa la presenza di mammiferi, dall’elusiva Puzzola, al comune Capriolo, passando per Istrici e Tassi.

    Da ricordare, infine, che l’area possiede anche un forte carattere archeologico e storico. Il Parco Fluviale infatti ospita al suo interno il canale Doria e i relativi mulini, Villa Paulucci – Merlini e l’annesso parco di alberi secolari, l’Acquedotto Spinadello, e il ponte romano.

    Il Canale Doria. Lungo questo fiume sono sempre stati presenti mulini: quello di Selbagnone ha lavorato dal 150 D.C. al 1957. Era alimentato da un canale che proveniva da Meldola e serviva prima il Molinaccio e la Gualchiera. Questo antico canale modificò il suo corso a seguito della variazione dell’alveo del fiume Ron­co. La sua ricchezza era dimo­strata dalla “visenda”, cioè dalla ca­pacità di non fare attendere i contadini per la macinatura, data la pre­senza di scorte di farina già macinata. Questo antico canale fu sostituito dal canale Doria, che si originava in prossimità del ponte dei Veneziani a Meldola. Attualmente il suo corso, vero re­perto di archeologia industriale, risulta mancante della parte termi­nale, in quanto durante il passaggio degli Alleati venne danneggiato il ponte sopraelevato che attraversava il fiu­me stesso.

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    L’area dei Meandri è facilmente raggiungibile sia da Forlì che da Forlimpopoli. Per il momento non esiste segnaletica. L’associazione I Meandri organizza passeggiate e pedalate più volte all’anno, anche su prenotazione.

    Per info: Associazione I Meandri Tel. 0543 092616 – Cellulare 333 8245249

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      Ophrys holosericea
      parco fluviale I Meandri CAVALIERI D'ITALIA
      parco fluviale I Meandri

      River Park, a corner of nature, guardian of rare species and biodiversity

      A stone’s throw from Forlimpopoli, this natural oasis is perfect for a regenerating break amid lush greenery and is easy to reach on the road to Meldola. Stretches of water, orchids, vegetation overhanging the river and ponds filled with amphibians and wading birds make this 230-hectare area a veritable treasure trove of biodiversity, which is recognised on a European level as a Site of Community Importance (SCI) known as “Meandri del Fiume Ronco”. It has water basins, created by human activity, which are fundamental for the reproduction and survival of its avifauna and amphibians. The park is home to hygrophilous species such as black and white poplars and willows, numerous protected species of fish such as roach, minnow and barbel, amphibians such as newts, reptiles such as now extremely rare pond turtles and countless mammals, ranging from skunks to roe deer, porcupines and badgers. Over 80 species of bird nest here, including kingfishers, little bitterns and pygmy cormorants, and even more come to the wet areas of the complex without reproducing. The area also has important archaeological and historical features, including Villa Paulucci and its adjacent gardens, Spinadello Aqueduct, the Roman bridge and Doria canal with its numerous mills.

      During the year, the “I Meandri” association organises walks and cycle rides, including some subject to booking.
      For further information call +39 0543 092616 – +39 333 8245249

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        parco fluviale I Meandri CAVALIERI D'ITALIA
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        Le parc fluvial, un coin de nature pour la prévention d’espèces rares et de la biodiversité

        Une oasis naturelle à quelques pas de Forlimpopoli, idéale pour une halte régénératrice dans un endroit totalement immergé dans la nature, facilement accessible depuis la route qui mène à Meldola. Des étendues d’eau, des orchidées, de la végétation formant des tunnels sur le fleuve, des étangs regorgeant d’amphibiens et d’échassiers font de cette surface de 230 ha un véritable écrin de la biodiversité, reconnu au niveau européen comme Site d’Importance Communautaire (SIC), sous le nom de « Méandres du Fleuve Ronco ». Cette zone est caractérisée par la présence de bassins, nés de l’activité de l’homme, fondamentaux pour la reproduction et la survie de la faune ornithologique et des amphibiens. Le parc fluvial héberge des espèces hygrophiles, comme le peuplier noir, le peuplier blanc et le saule, de nombreuses espèces protégées de poissons, comme le gardon, le vairon et le barbeau, d’amphibiens, comme les tritons, de reptiles, parmi lesquels survivent encore quelques rares tortues palustres, et beaucoup de mammifères : du putois au chevreuil, en passant par les hérissons et les blaireaux. On y compte plus de 80 espèces d’oiseaux nicheurs, sans compter les espèces qui fréquentent, sans se reproduire, les zones humides du parc, bien plus nombreuses. Parmi ces espèces, citons les martins-pêcheurs, les blongios et les cormorans pygmées. Le parc revêt également un intérêt archéologique et historique considérable, abritant en effet la Villa Paulucci et son parc, le château d’eau Spinadello, le pont romain et le canal Doria avec ses moulins.

        L’association « I Meandri » organise toute l’année des promenades à pied et à vélo, y compris sur réservation.
        Infos: Tél. : 0543 092616 – 333 8245249

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          parco fluviale I Meandri CAVALIERI D'ITALIA
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          Der Flusspark, Naturschutzgebiet mit seltenen Arten und biologischer Vielfalt

          Die natürliche Oase des Schutzgebietes „Parco fluviale“ unweit von Forlimpopoli – leicht zu erreichen über die Straße nach Meldola – eignet sich wunderbar für eine erholsame Pause im Grünen. Seen, Orchideen, Tunnelvegetation am Fluss, Teiche mit Amphibien und Stelzvögeln machen dieses Gebiet mit seinen 230 Hektar Fläche zu einem wahren Schatz an biologischer Vielfalt, der auf europäischer Ebene als Lebensraum von gemeinschaftlichem Interesse „Meandri del Fiume Ronco“ anerkannt ist. Typisch sind die durch menschliche Tätigkeit entstandenen Becken, die für die Reproduktion und das Überleben von Vogelfauna und Amphibien wichtig sind. Im Flusspark leben hygrophile Arten wie Schwarz-, Silberpappeln und Weiden, zahlreiche geschützte Fischarten wie Rotauge, Strömer und Barbe, Amphibien wie Molche, Reptilien, darunter die inzwischen seltene Europäische Sumpfschildkröte, und viele Säugetiere, vom Stinktier über Stachelschwein und Dachs bis zum Reh. Über 80 Vogelarten nisten hier und noch mehr halten sich in den Feuchtgebieten auf, ohne sich zu vermehren, als Beispiel seien nur Eisvogel, Zwergrohrdommel und Zwergscharbe genannt. Der Park bietet auch einen archäologischen und historischen Aspekt, denn auf seinem Gebiet liegen die Villa Paulucci mit dem dazugehörigen Park, das Wasserwerk Acquedotto Spinadello, die römische Brücke und der Doria-Kanal mit seinen Mühlen.
          Der Verein I Meandri organisiert ganzjährig Wanderungen und Radtouren, auch nach Voranmeldung. Info: Tel. 0543092616 – Mobil 3338245249

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            parco fluviale I Meandri CAVALIERI D'ITALIA
            parco fluviale I Meandri

            El parque fluvial, un rincón de la naturaleza, guardián de especies raras y de la biodiversidad

            Un oasis natural a pocos pasos de Forlimpópoli, perfecto para un descanso reparador en un lugar rodeado de naturaleza, de fácil acceso por la carretera que conduce a Meldola. Espejos de agua, orquídeas, túneles de vegetación sobre el río, estanques ricos en anfibios y aves zancudas hacen de esta zona, que se extiende sobre una superficie de 230 hectáreas, un verdadero tesoro de la biodiversidad, reconocido a nivel europeo como Lugar de Importancia Comunitaria (LIC) bajo el nombre de “Meandros del río Ronco”. La zona se caracteriza por la presencia de cuencas, originadas por la actividad humana, importantes para la reproducción y la supervivencia de aves y anfibios. El parque fluvial acoge especies higrófilas, como el álamo negro, el álamo blanco y el sauce, muchas especies protegidas de peces, entre los cuales una variedad de ciprínidos, anfibios, como los tritones, reptiles, entre los cuales ya es rara la tortuga de pantano y muchos mamíferos: desde el turón hasta el corzo, desde los puercos espines hasta los lirones. Son más de 80 las especies de aves que nidifican y más aún las que pasan, sin reproducirse, por las áreas húmedas de la zona. Entre las tantas, el martín pescador, el guaco y el cormorán pigmeo. La zona también tiene un fuerte carácter arqueológico e histórico. Al interior, de hecho, se hallan la Villa Paulucci con el parque contiguo, el Acueducto Spinadello, el puente romano y el canal Doria con sus molinos.

            La asociación “I Meandri” organiza durante el año paseos a pié y en bicicleta previa reserva.
            Info: 
            Tel. 0543 092616 – 333 8245249

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            dal 7 al 15 ottobre – Acquedotto Spinadello

            IL LUPO: UNA REALTA’ … UNA FANTASIA!

            Mostra fotografica a cura di Ettore Centofanti.

            Lo status del lupo in Italia è in continua evoluzione e negli ultimi 15-20 anni il suo areale si è ampliato notevolmente, fino a ricolonizzare l’arco alpino occidentale e, attualmente, facendo parlare di sé in quello centrale e orientale.
            Questo processo di espansione è stato possibile grazie a vari fattori che vanno dalla protezione legale del lupo alle azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dall’espansione di alcune prede selvatiche come il cinghiale, alle notevoli capacità che il lupo ha dimostrato di avere negli spostamenti e nello sfruttamento di un’ampia gamma di risorse alimentari.
            Questa mostra corre dietro al lupo e, nel suo piccolo, vuole rubare cinque minuti del vostro tempo durante i quali vi troverete di fronte a questi animali immortalati nelle loro attività quotidiane.
            Per troppo tempo la vita del lupo è stata regolata nelle nostre menti, stravolta da condizionamenti che lo hanno trasformato in divinità, in demonio, nel lupo cattivo di Cappuccetto Rosso, fino a farlo diventare una delle peggiori calamità naturali presenti sulla terra.
            Il lupo è altro: guardatelo bene e cogliete ‘armonia della sua vita; il resto non corrisponde a realtà!

            GIORNATE E ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA:
            Sabato 7 e 14 ottobre dalle 14,30 alle 18,00
            Domenica 8 e 15 ottobre dalle 10,00 alle 18,00
            Da lunedì 9 a venerdì 13 ottobre: aperto su  prenotazione.

            Per info e prenotazione visite contattare Paola: 333 8245249
            centofantipaola@gmail.com
            spinadello@gmail.com

            PROGRAMMA DEGLI EVENTI COLLATERALI:

            SABATO 7 OTTOBRE
            ore 14:30 – APERTURA MOSTRA
            ore 15:00 – UN BOSCO DA FAVOLA mini-trekking con letture per bimbi dai 2 ai 6 anni a cura di BOSCHI ROMAGNOLI. (Per iscrizioni: Marco 340 3024909)
            ore 16:00 – INAUGURAZIONE MOSTRA alla presenza dell’autore, di alcuni esperti di settore e delle autorità

            DOMENICA 8 OTTOBRE
            ore 9:30 – PASSEGGIATA ECOLOGICA a cura de Associazione I MEANDRI (ritrovo presso i locali della Parrocchia di Selbagnone. Durante la passeggiata è prevista una visita guidata alla mostra fotografica.)
            ore 10:00 – APERTURA MOSTRA
            ore 13:00 – PRANZO presso i locali della Parrocchia di Selbagnone
            ore 15:00 – PASSEGGIATA ECOLOGICA alle vasche della SFIR, a cura de Associazione I MEANDRI
            ore 17:00 – MERENDA dopo il rientro all’ Acquedotto Spinadello

            SABATO 14 OTTOBRE
            ore 9:30 – UN BOSCO PER LA CITTA’ iniziativa organizzata dal CENTRO UPM FORLIMPOPOLI (pedalata, workshop botanici e raccolta ghiande per bambini e adulti partecipanti, in collaborazione con la Scuola Elementare De Amicis di Forlimpopoli, con visita guidata alla mostra fotografica)
            ore 14:30 – APERTURA MOSTRA e VISITA GUIDATA

            DOMENICA 15 OTTOBRE
            GIORNATA FAI DI AUTUNNO
            durante la giornata si svolgeranno visite guidate all’ Acquedotto Spinadello
            ore 10:00 – APERTURA MOSTRA
            ore 13:00 – GRIGLIATA (anche vegan)

            GIOVEDI’ 26 OTTOBRE
            ore 20:30 – INCONTRO “IL LUPO: UNA REALTA’, UNA FANTASIA” presso la Sala del Consiglio in Piazza Fratti, Forlimpopoli.
            La rinnovata visibilità del lupo anche nella realtà locale suscita nell’immaginario collettivo sentimenti e reazioni contrastanti, legati a problematiche oggettive di coesistenza ma anche condizionati da paure ataviche.  Provare ad affrontare tutto questo significa incamminarsi sulla strada di una convivenza possibile.
            Intervengono: Giancarlo Tedaldi, direttore del Museo di Ecologia di Meldola, gli esperti Ettore Centofanti, Luciano Cicognani ed i biologi Marco Lucchesi e Paola Fazzi.

            SABATO 28 OTTOBRE
            TOTALLY TERRAE
            Nuovi percorsi per lo Spinadello.
            Passeggiate tra natura e rigenerazione dal basso a cura di SPAZI INDECISI, in occasione dell’evento In Loco 2017.

             

             

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            27Il progetto sulle architetture totalitarie europee in abbandono diventa una mostra diffusa sul territorio romagnolo

            Totally Lost, progetto di ricerca sul patrimonio architettonico in abbandono dei regimi totalitari in Europa a cura di Spazi Indecisi in collaborazione con la Rotta Culturale Europea ATRIUM, diventa dal 9 al 25 settembre una mostra diffusa su tre sedi e l’occasione per esplorare Forlì e dintorni sperimentando pratiche di rigenerazione temporanea.

            La mostra è il risultato di una ricerca fotografica che ha coinvolto 186 fotografi internazionali che hanno fotografato quasi 300 luoghi in abbandono in 25 nazioni europee, edifici dal passato totalitario che ci invitano riflettere sul loro ruolo attuale e sulle loro possibilità future.

            Totally Lost sarà allestita in tre sedi d’eccezione:

            • Casa del Mutilato | Via Maroncelli 8, Forlì
              9-10-11, 16-17-18 e 23-24-25 settembre 2016
            • Acquedotto Spinadello | Via Ausanuova 593, Selbagnone, Forlimpopoli (FC)
              10-11 e 17-18 settembre 2016
            • Casa del Fascio | Strada Teodorano 16, Meldola (FC)
              10-11 e 17-18 settembre 2016

            Per orari di apertura e programma eventi nelle sedi della mostra:  www.spaziindecisi.it

            ideazione e organizzazione: Spazi Indecisi
            per: Rotta culturale europea  ATRIUM – Architecture of Totalitarian Regimes of the XX Century in Europe’s Urban Memory
            Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Comune di Forlimpopoli, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì

            Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Comune di Forlimpopoli, Comune di Meldola, IBC Emilia-Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì

            Consulenza e coordinamento storico-scientifico Maria Elena Versari Consulenza fotografica Linda Ferrari

            Partner tecnico: DZ engineering

            Azioni di Riappropriazione Temporanea in collaborazione con coop. Casa del Cuculo insieme a Ass. I Meandri, Agesci gruppo Scout Forlimpopoli, Lorenzo Angelini, Matteo De Maria, Morgan Bencivenga, Gruppo Astrofili forlivesi, Strada dei vini e dei Sapori dei colli di Forlì e Cesena, Pro Loco di Teodorano e i suoi abitanti

            Trecentosessanta a cura di Associazione Sovraesposti

            Rassegna Ombre nere a cura di Francesco Selvi e Scaglie Cineclub

            Percorso nella Casa del Mutilato a cura: Andrea Dolcetti, Daniele Felice Sasso

            Grazie a: ANMIG Forlì, Biblioteca Comunale A. Saffi, Servizio Cultura e Musei | Comune di Forlì, Osservatorio Balcani e Caucaso, Davide Canali, Unica Reti, VDL Professional Analogics

            Media partner: Aracne, Instagram Forlì – Cesena

            Ufficio Stampa: Barbara Boattini
            Aperitivo @Mutilato: Cosmonauta
            Food Truck @Spinadello: Il chiosco di San Rocco

            L’evento Totally Lost è parte de: Festa dell’Architettura – Forlì, Settimana del Buon Vivere 2016, Giornata Europee del Patrimonio, 900fest.

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              Viaggio tra gli edifici della “Rotta ATRIUM”, il progetto europeo che tutela il patrimonio architettonico dei regimi del Novecento.

              Per richieste di informazioni e visite guidate è possibile contattare l’Ufficio Promozione al numero 0543 749234 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00), oppure inviare una mail all’indirizzo promozione@comune.forlimpopoli.fc.it

              Durata itinerario: 2 ore.

              Tappa n. 1 - Scuole Magistrali (viale Matteotti, 54)

              Madonna del Popolo

              Il tragitto prende il via dalla scuola magistrale dove lo stesso Benito Mussolini si diplomò nel 1901. L’edificio, oggi sede dell’Istituto Alberghiero IPSSAR, nasce dalla ristrutturazione della vecchia scuola sorta nel 1891 nei locali dell’ex convento francescano di Santa Maria del Popolo. I lavori di ampliamento, attuati negli anni Trenta su progetto dell’Ing. Giacomo Serughi e collaboratori (tra cui l’arch. Pietro Novaga), riflettono la retorica di regime che esaltava i luoghi in cui il Duce era nato e cresciuto trasformandoli in mete di pellegrinaggio. In linea con questo spirito è la monumentalità dell’edificio, in stile Novecento, di cui colpiscono i porticati a tutt’altezza in mattone a vista che avvolgono la facciata della chiesa cinquecentesca della Madonna del Popolo. La nuova facciata si impone sulla via Emilia, accompagnando il visitatore nel suo ingresso in Forlimpopoli; il resto dell’edificio mantiene una certa coerenza formale con la facciata, di cui riprende volumi e altezze.
              L’interno del complesso presenta un carattere neoclassico che si esalta nello scalone monumentale in marmo, nei corridoi voltati e nelle finte colonne; uno stile che deriva in parte dagli ambienti dell’antico monastero e in parte dalla sensibilità del progettista. Fa eccezione l’aula magna semicircolare, di nuova costruzione, che si caratterizza per la copertura piana con inserti in vetromattone. (foto Gabriella Fabbri)

              Tappa n. 2 - Casa del Balilla - Ex GIL (viale Matteotti, 17)

              gil

              L’edificio, in stile razionalista, viene progettato dall’architetto Cesare Valle e realizzato tra il 1934 e il 1937. E’ il periodo in cui l’architetto romano progetta in Romagna le Case del Balilla di Forlì, Predappio e Savignano. Questi edifici erano pensati come poli sportivi e culturali e per l’indottrinamento ideologico dei giovani. Con la creazione dell’organizzazione fascista Gioventù Italiana del Littorio nel 1937, in cui confluì l’Opera Nazionale Balilla, l’edificio cambia nome in G.I.L.
              La funzione originale era di palestra e di centro culturale a cui era annesso il campo sportivo con il nuovo stadio per il calcio, che all’occorrenza serviva anche alle adunate fasciste.
              L’edificio è composto da tre volumi, tra i quali spicca la torre, aggiunta in corso d’opera su intervento diretto del Capo del Governo per conferire maggiore monumentalità. “Virile e modernissima”, la torre presenta una facciata curva e il prospetto posteriore a piano inclinato, due elementi che suggeriscono una dinamicità e uno slancio propri delle avanguardie futuriste. Gli altri due volumi dell’edificio accolgono la palestra di 300 mq con altezza a doppio volume e gli ambienti di servizio ospitati sui tre lati che circondano la palestra.
              I volumi articolati, l’impiego di finestre a oblò e il parapetto in ferro che corona le terrazze di copertura e la torre littoria con il fronte curvo in vetromattone ricordano temi nautici sviluppati nell’architettura coeva delle colonie marine.
              Negli anni ’80 il complesso è stato ampliato e sopraelevato per trasformarlo in scuola superiore, rendendo di difficile lettura l’aspetto originario.

              Tappa n. 3 - Acquedotto Spinadello (Parco Fluviale Area dei Meandri del Fiume Ronco - Selbagnone)

              acquedotto_spinadello_web

              Il consorzio per l’acquedotto dei comuni di Lugo, Cotignola, Forlimpopoli e Bertinoro fu istituito nel 1928. Il progetto esecutivo della qui presente palazzina pompe è del 1932, sviluppato dall’impresa Pietro Cidonio di Roma, firmato dagli ingg. Roberto Colosimo e Paolo Bra.
              L’edificio segna il passaggio tra lo stile eclettico e quello razionalista, nel quale la funzione è predominante sulla forma. La sobrietà delle linee è ben rappresentata dai due semplici volumi parallelepipedi con tetto piano, scanditi dalle ampie finestre rettangolari con infissi in ferro, prive di decori. Il progetto originale prevedeva l’uso del mattone a vista intercalato a lesene e cornici in pietra artificiale. Questa scelta stilistica non fu però realizzata, fatta eccezione per le lesene nel volume posteriore e lo zoccolo in pietra artificiale. In corso d’opera venne inserita una torretta a sovrastare la facciata, elemento architettonico volto a enfatizzare l’importanza dell’edificio. Il nuovo acquedotto riflette, infatti, la filosofia propagandistica del regime fascista che utilizzava le opere pubbliche non solo per modernizzare le infrastrutture del Paese, ma anche per creare consenso.
              Di grande effetto la scritta tridimensionale «Acquedotto Spinadello» che si staglia contro il cielo in caratteri futuristi. All’interno dell’area recintata sono ancora presenti i pozzi originali di approvvigionamento, riconoscibili dalle torrette che danno accesso alle camere ipogee di estrazione dell’acqua.
              L’acquedotto consortile è rimasto attivo fino al 1986; da allora la palazzina, abbandonata, ha subito un progressivo degrado. Negli anni 2012-2013 è stata restaurata dal Comune di Forlimpopoli per destinarla a centro visite del Parco dei Meandri del Fiume Ronco.

              Testi di Gian Matteo Peperoni

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