lunedì 23 Dicembre 2024
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StagioneTeatrale2022

0 798
giovedì 25 agosto
alle ore 21:30
presso l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

FACCIA UN’ALTRA FACCIA
con Tiziana Foschi e Antonio Pisu

 

Persone, tipologie umane che ho visto passare (ma anche restare) in molti anni di questo mestiere. Facce che in scena si amplificano, diventano grottesche pur di strappare una risata, e in platea ognuno riconosce il vicino di casa, il giornalaio, il collega di ufficio, la suocera, ma mai se stesso.

È l’antico gioco della parodia: trasformare persone in personaggi e situazioni quotidiane in ciò che vale la pena di raccontare. Del resto le storie di uomini e di donne sono sempre state il bersaglio della mia curiosità e il trasformismo l’abito ideale alla mia timidezza.

 

 

Le mie facce sono proiezioni di realismo, sono facce contemporanee, che raccontano l’attualità, ma anche facce di sogno cinico e garbato. Sono i tanti connotati che ho.

“La faccia e l’unica zona del corpo che mostriamo nuda“

A volte è inclusiva e accogliente altre è scostante, inadeguata.

Questo spettacolo cerca di scatenare una risata, stimolare un pensiero, suscitare un ricordo…cerca una nuova faccia da mostrare.

 


 

 

La Stagione Teatrale 2022 di Forlimpopoli Primavera/Estate ed Estate è a cura di Teatro delle Forchette aps

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BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 912
mercoledì 3 agosto
alle ore 21:30
presso l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

NEANCHE IL TEMPO DI PIACERSI
con Marco Falaguasta

 

Falaguasta si cimenta oggi con le modalità dello storytelling in una satira divertente ed impietosa della nostra società, dei nostri costumi e dei rinnovati linguaggi, dai quali noi “adulti” siamo sempre più spesso tagliati fuori. Ne esce un racconto divertente e arguto che diventa cronaca dei nostri tempi, nel quale ognuno di noi si riconosce. «Tutto è nato dalla mia esperienza di genitore — racconta Falaguasta —. Pur vivendo e lavorando su parole e relazioni, mi sono scoperto jurassico e anacronistico nella relazione con i miei figli e il loro mondo. E sempre più spesso, invece di provare a comprendere i loro codici, mi scopro a giudicare i ragazzi e ad attribuire a loro la colpa delle nostre difficoltà d’interazione.”

 

 

 

Noi che siamo stati ragazzi spensierati e felici negli anni ’80, gli anni del boom economico del quale respiravamo l’ottimismo e la positività, siamo diventati genitori in questi tempi pieni di incertezze, instabilità ma anche di progresso e connettività. Cosa ci portiamo dietro di quegli anni, quanto è rimasto in noi di quello sguardo positivo con il quale aspettavamo il futuro? Come le nuove tecnologie e procedure che i nostri figli utilizzano con disinvoltura, si sono inserite e hanno condizionato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità? Quante volte ci siamo scoperti a pensare che eravamo meglio noi, con le nostre telefonate dal fisso o dalla cabina telefonica, le feste il sabato pomeriggio a casa con i genitori che controllavano. Noi che per comprare parlavamo con il commesso e non con il corriere. Però, magari, un secondo dopo, ci scopriamo a usare le app per noleggiare la macchinetta del car sharing. Noi che, tutto sommato, siamo un po’ permalosi quando ci sentiamo dire dai ragazzi che non siamo abbastanza “social” perché pubblichiamo male, troppo, troppo poco, con hashtag sbagliati. Noi che cominciamo a diventare sbagliati. Si, proprio così. È complicato ammettere che le nostre abitudini, soprattutto di pensiero, stanno diventando vecchie. È complicato accettare che dobbiamo essere noi ad avanzare verso loro e non pretendere che siano loro a tornare indietro verso noi. Noi, i ragazzi degli anni ‘80, con quel sorriso sempre stampato sul viso, noi non ci saremmo dovuti cadere! Noi, no. E invece eccoci qui a commentare, a lamentarci, a fare pensieri da cinquantenni. Ma com’è possibile, che proprio noi …siamo diventati cinquantenni? Eppure, se facciamo i conti, tutto torna. Allora tanto vale ridere di noi, così, forse, si rimane un po’ più giovani.

 


 

 

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BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 804
mercoledì 13 luglio
alle ore 21:30
presso l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

MAMMA..ZZO
con Federica Cifola

 

Avete mai provato a: fare la spesa, allattare, chattare, twittare, cambiare un pannolino, lavorare, preparare la cena, le pappette, svegliarsi di notte perché un frugoletto piange…tutto lo stesso giorno, sapendo che il giorno dopo…tutto questo accadrà di nuovo? Dice: ma lo fanno tutte le mamme! Rispondo: ma io pensavo che scherzassero! Che bello diventare mamma, da donna grande, adulta, consapevole. E’ bello…perché non sei più una ragazzina! Appunto! Non sei più una ragazzina e non ce la fai a spingere la carrozzina…e tra un po’, al parco, sarà tua figlia a spingere la tua. Con la maternità cambia tutto: il ristorante deve avere per forza un clown all’ingresso, il cinema è solo una serie infinita di ere glaciali, la canzone che canticchi sempre è la sigla di Peppa Pig e il massimo della sessualità che rimane con tuo marito, è un abbraccio voluttuoso nell’intimità dell’ alcova…stando ben attenti però a non schiacciare quel bambino che da quando è nato, dorme fisso in mezzo a voi. Federica Cifola, nello spettacolo, ironizzerà sul ruolo di madre, ponendosi dubbi e inquietanti interrogativi, analizzando anche i percorsi di alcune mamme famose della storia, della politica e dell’attualità: dalla mamma di Nerone alle prese con un bambino “focoso”, alla mamma di Renzi alle prese con un figlio che rottamava i vecchi giocattoli: invece del trenino di legno, già voleva il Frecciarossa! Ma nessun consiglio di una mamma, potrà mai aiutare veramente un’altra mamma. Perché ogni giorno una mamma si sveglia e sa che un bambino piangerà, e che quel bambino vorrà essere abbracciato soltanto da lei. Lei, che proprio in quel momento…si sta mettendo lo smalto! Non mancheranno le parodie in video di Barbara Palombelli, Agnese Renzi e Paola Taverna. Tutto questo per uno spettacolo che vede Federica Cifola in scena da sola per poco più di un’ora, anche se lei vorrebbe farlo durare di più, per rientrare a casa dalle sue due bambine il più tardi possibile…quindi…chiedete un Bis!

3°ANNO DI REPLICHE!

 

 


 

 

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BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
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0 1142
mercoledì 22 giugno
alle ore 21:30
presso l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

30 ANNI FA FOTOMODELLO
Direzione 21

 

Gianluca Impastato nasce a Milano il 21 novembre del 1971. Sin da giovane si avvicina al mondo della comicità e nel 1998 fonda insieme a Gianluca Fubelli, Stefano Vogogna e Enzo Polidoro, il gruppo comico de I Turbolenti. Vincono il Festival Nazionale del Cabaret nel 2000 e il premio della critica al premio Charlot a Paestum nel 2002, e partecipano dal 2003 alla trasmissione Colorado su Italia 1. Sempre a Colorado si esibisce, senza i Turbolenti, interpretando l’enologo Chicco d’Oliva e Mariello Prapapappo, l’uomo dei misteri. Gianluca ha preso parte anche a diverse pellicole cinematografiche come “I mostri oggi” nel 2009, “Bar Sport” nel 2011 ed “Eccezziunale veramente capitolo secondo”.

Nel settembre del 2010 Gianluca Impastato pubblica il libro di Chicco D’Oliva “Che tracannata signori!”. Nel 2017 viene confermato come concorrente della seconda edizione del Grande Fratello VIP condotto da Ilary Balsi e rimane nella casa 36 giorni. Nel 2018 diventa volto di LeoVegas, società svedese attiva nel campo del gambling e dei giochi da casino? online. Da molti anni gli fa da spalla sul palco Gianni Astone, pugliese di origine, milanese di adozione. Reduce da numerosi Festival e concorsi di comicita?, anni di esperienza come animatori nei villaggi turistici, approda al laboratorio di Zelig e vanta di collaborazioni con nomi famosi nel mondo dello spettacolo.

 

 


“30 ANNI FOTOMODELLO”

In 30 anni fotomodello Gianluca, racconta in un monologo molto divertente, i disagi di una gioventù che oramai è un ricordo lontano. I luoghi del suo racconto sono due: da un lato la palestra, dove il look e il portamento sono gli elementi essenziali più dello sport in essere, dall’altro la discoteca per eccellenza: il famoso locale “Just Cavalli” dove l’equivoco ne fa da padrone. Dal monologo poi passa con l’aiuto della sua spalla Gianni Astone, a personaggi storici, come l’uomo del mistero, Mariello Prapapappo e l’enologo più famoso d’Italia l’unico e l’inimitabile Chicco D’Oliva! Dal monologo ai personaggi per uno spettacolo pieno di risate!


 

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INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 780
giovedì 2 giugno
alle ore 21:30
presso il l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA
Direzione 21

 

Uno spettacolo musicale che attraversa l’Italia dagli anni ’20 agli anni ’40.
Musica dal vivo, eseguita dagli Amarcord. Le più belle canzoni d’amore di quei tempi, interpretate da quattro giovani voci femminili.

Uno spettacolo musicale di e con Gabriele Graziani che attraversa l’Italia dagli anni ’20 agli anni ’40.

Musica dal vivo, eseguita dagli Amarcord. Le più belle canzoni d’amore di quei tempi, interpretate da quattro giovani voci femminili.

 

 

La voce:
Gabriele Graziani

Le cantanti:
Laura Leandri
Beatrice Maltese
Alice Rinieri
Ludia Monti

I musicisti:
Vanni Crociani
Alessandro Padovani
Daniele Tizzano


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BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
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0 589
venerdì 13 maggio
alle ore 21.00
presso il Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti n. 7(corte della Rocca)
Commedia dialettale

 

Un prit in ‘la neva

La Cumpagni dla Parochia di Carpena

 

Una storia che si svolge alla fine degli anni 60, primi anni 70, in una casa di campagna di proprietà di un prete, dove una coppia di amici con le mogli devono incontrarsi per risolvere un problema famigliare.

Nell’intreccio della vicenda ci sarà il padrone di casa, il prete, con la sua perpetua un po’ impicciona e un poliziotto chiamato per mantenere l’ordine se le cose dovessero mettersi male. Ma alla fine ci sarà una svolta inaspettata tutta da ascoltare e vedere

 

 


 

 

La Stagione Teatrale 2022 di Forlimpopoli “Commedia dialettale” è a cura di Teatro delle Forchette aps

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BIGLIETTERIA :

UNICO € 8,00

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952 – 347/9458012 – 0543/1713530 – info@teatrodelleforchette.it

0 869
mercoledì 11 maggio
alle ore 21:00
presso il Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti n. 7 (corte della Rocca)

 

HOMO MODERNUS
con Leonardo Manera

 

Eppure sembrava progresso… Il corona virus, inevitabilmente, ci ha posto di fronte ai nostri limiti. Pensavamo che per ogni domanda ci fosse una risposta pronta, pensavamo che per ogni malattia ci fosse la cura adatta, pensavamo di vivere in una società così evoluta da preservarci da sofferenze impreviste, riservate forse ad altri. Invece abbiamo scoperto che non è così, che dobbiamo ancora trovare la strada giusta per essere felici. In questo spettacolo Leonardo Manera prova a vivere una giornata qualunque di uno di noi, dalla colazione del mattino alla cena della sera, dalla raccolta differenziata dei rifiuti all’inevitabile pausa sui social, dall’accompagnare a scuola i figli fino all’arrivo al lavoro, più o meno gratificante. Momenti pieni di ansia ma nei quali è anche possibile cogliere spunti di divertimento e comicità. Finché, giunta la sera, è inevitabile chiedersi: c’è ancora, per noi insoddisfatti uomini d’oggi, un motivo per sorridere alla vita? Leonardo Manera attraversa allora la città, ma è una città con nomi simbolici: “Corso Tatuaggi”, “Via Tronisti”, “Via della Scuola Vuota”, per arrivare, infine, in “Piazza della Paura”, a interrogarsi sugli elementi che danno ancora un senso alla vita, concludendo con un messaggio di speranza. Uno spettacolo che unisce il sorriso alla concreta considerazione del nostro modo di vivere quotidiano.

 

 


 

 

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BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 747
sabato 7 maggio
alle ore 16.30
presso il Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

CRAZY PUPPET SHOW
Katastrofa Clown 

 

Uno spettacolo comico fatto con pupazzi e marionette a filo dove si passa da struzzi ballerini a galli canterini da scoiattoli impazziti a cigni danzanti da scimmie innamorate a papere lanciate da una catapulta…

 

 


 

 

La Stagione Teatrale 2022 di Forlimpopoli “Le famiglie a teatro” è a cura di Teatro delle Forchette aps

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BIGLIETTERIA :
RIDOTTO FAMIGLIE € 6,00

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

0 779
mercoledì 27 aprile
alle ore 21:00
presso il Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti n. 7 (corte della Rocca)

 

NELLA CITTÀ L’INFERNO 
Compagnia Teatro delle Forchette

 

Dal romanzo di Isa Mari “Via delle Mantellate”. Galleria di donne in un carcere romano: Egle, prostituta incallita; Lina, servetta spaurita accusata ingiustamente di complicità in un furto; una ragazzina già pentita e innamorata di un ragazzo che vede dalla finestra. Egle insegna come farsi furba a Lina che impara anche troppo bene. Sceneggiato con Suso Cecchi D’Amico, è più un film d’attori (anzi di attrici) che d’autore, ma contraddistinto, come quasi sempre in Castellani, da un sapiente uso del ritmo narrativo: una macchina che funziona come un orologio, nonostante l’intelaiatura rapsodica.

 

 

LO SPETTACOLO TEATRALE – STEFANO NALDI

… è molto casuale pensare al perché si è spinti ad una messa in scena piuttosto che ad un’altra, diciamo che ciclicamente mi si ripropongono certe esigenze, come quella di questa volta, cioè di raccontare elegantemente una storia fatta di legami forti, senza cadere nel veloce effetto scenico o nel divertito intrattenimento, se penso a miei spettacoli come Don Chisciotte, Amleto e non per ultimo Peter Pan, oppure alle forti riletture se penso al mio Romeo e Giulietta. Questa volta mi ritrovo a competere con uno stile che già affrontai per il mio testo inedito “Tre Bambole di Pezza”, ovvero dedico ad una semplice ed elegante rilettura registica una difficile prova d’attore, come d’altronde il testo stesso richiede.

Prova fatta di fortissime emozioni, spesso trattenute, spesso manifestate, un po’ come la vita, no?:

ci si sveglia tutte le mattine nel solito letto, ripetutamente si compiono le stesse azioni e quando arriva l’imprevisto ci si trova ad avere 8000 reazioni diverse, perché fondamentalmente nulla è certo nella vita di nessuno ed il più grande timore di tutti è proprio il senso di precarietà che ci circonda. Ecco perché ho scelto di ricreare un carcere fatto di sbarre in continuo mutamento e movimento, poiché anche nella certezza di essere rinchiusi fra 4 mura, la vita riserva comunque delle sorprese e tutto diviene relativamente stabile e instabile allo stesso momento, come la psiche umana.

E siccome di altro non parlo che della noia e della psiche umana, ecco di cosa vorrei parlare questa volta: dopo aver sviscerato i forti ideali in cui credevo e tutt’ora credo come l’arte, l’amicizia, l’amore, l’infanzia… questa volta parlo veramente di me e non di ciò che mi circonda, parlo del sacrosanto timore di rimanere soli, del forte senso di precarietà che ci fa lottare ogni giorno per rimanere in equilibrio su quel sottile filo che è la vita e che ci separa dalla morte fisica e dalla follia mentale… Ho cercato di dimenticare il forte impianto attoriale del film, con cui comunque non mancherà il paragone, ho cercato di concentrarmi sui miei attori, sulle mie tipologie, sui miei “grandi”: Fellini, Fosse, Bolcioni, che sempre cito e sempre continuerò a ricordare… Ho lasciato correre la vicenda ed ho costruito l’azione attorno a quella, proprio per rendere forte l’idea non solo della reale prigionia, ma anche di quella che volente o nolente esiste nella vita di tutti i giorni, per spiegarmi meglio non metto in scena gente chiusa in una cella, ma pareti che pian piano rinchiudono dei personaggi; pareti, come ho già detto instabili, veloci, a volte fittizie, imprevedibili; spinto da forti avvenimenti del mio ultimo anno di vita, preferisco rilassarmi e rilassare in uno spettacolo fatto di eleganti soluzioni e forti cariche interpretative, coadiuvato da un ideale cast di persone che mi segue da Gennaio e con cui già ho sperimentato un altro taglio della mia visione teatrale con “Defixiones”… bravi! Un ringraziamento speciale ed una nota di merito ai musicisti con cui porto avanti il progetto musicale dei “MINIMO INDISPENSABILE”, perché nonostante le strane frequenza radiofoniche, hanno continuato a credere nel nostro progetto tanto più questa volta regalandomi una bellissima colonna sonora per questo spettacolo e ancora di più l’anteprima di una canzone del prossimo album; altrettanto a mio padre che riesce sempre a realizzare le scene da me ideate… Ed ora che sono entrato in fase ringraziamenti, cosa che odio, perché sicuramente ne dimentico tanti, tanto vale continuare: non sono solito pensare a chi mi da ogni volta la forza primaria per ogni messa in scena, ricordo solo che per Amleto ringraziai il mio maestro, per Don Chisciotte un amico in particolare, questa volta non so, di sicuro me stesso e la mia tenacia, ma soprattutto una persona in specifico che mi ha fatto diciamo rinascere ed ha occupato un grande vuoto lasciatomi da certi avvenimenti spiacevoli, e che è riuscita a farmi nuovamente percepire i lati ironici, drammatici, commoventi, e amabili della vita, perché per come sono fatto io ho sempre riso e ironizzato su tutto anche sulle cose serie e diciamo che la vita a volte te lo fa dimenticare… e per questa volta rinasco come la fenice … non c’è bisogno di fare nomi chi intende l’apparenza si fermi a quella, qui riuscirà a cogliere il simbolo vada oltre. Per ultimo, non voglio tralasciare, una delle battute più importanti, che tutti ci diciamo nella vita: “…non voltarti, non voltarti indietro, così non torni più…” ma indissolubilmente ognuno di noi è legato al proprio passato, (e ci si volta, ci si volta eccome!!! ) con tutti i ricordi, i rimpianti, i rimorsi, le gioie, gli errori… la grande dote della sopravvivenza sta proprio qui: dando il giusto prezzo agli avvenimenti, avanzare imperterriti, come un Giano Bifronte, con uno sguardo al passato ed uno al futuro; il presente? Beh, quello ci pensa da solo a “farsi vivere”…

 

 


 

 

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INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

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RIDOTTO SPECIALE € 70

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0 697
sabato 23 aprile
alle ore 16.30
presso il Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
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LO SCHIACCIANOCI
Fior di Teatro

 

Realtà e fantasia, giocattoli mansueti che diventano valorosi combattenti e incubi che fioriscono in splendidi sogni… tutto si mescola nella storia dello Schiaccianoci.

Per le sue caratteristiche di favola buona, con l’espressione dei desideri di tutti i bambini (i giocattoli, i dolci, l’avventura) e il lieto fine questo spettacolo è adatto sia al clima natalizio che ad ogni altro momento dell’anno.

 

 


 


 

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BIGLIETTERIA :
RIDOTTO FAMIGLIE € 6,00

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